Drodesera (dal 23 luglio al 1 agosto 2010) compie trent’anni, un traguardo che poche altre manifestazioni nel campo dello spettacolo dal vivo possono vantare in Italia. E lo fa mettendo in campo la sua natura ormai consolidata di centro di produzione di performing art, riconosciuto in Italia e in Europa: molti dei lavori presentati in questi anni al Festival sono infatti stati concepiti negli spazi di Centrale Fies, per poi circuitare nelle piu’ importanti vetrine dedicate al teatro in tutto il continente. Grazie al prezioso sostegno di importanti partners (Hydro Dolomiti Enel, Provincia Autonoma di Trento, Comune di Dro, Regione Autonoma Trentino Alto-Adige/Südtirol, Ministero per i Beni e le Attività Culturali) ed al lavoro costante di tutoraggio e promozione, dal 2001 la dimora di Drodesera, immersa nel cuore della riserva naturale delle Marocche di Dro, e’ diventato un vero e proprio marchio di eccellenza nel panorama italiano.
Questi i numeri della trentesima edizione del festival: 17 compagnie, 7 artisti, 33 spettacoli, 2 prime nazionali e 7 prime assolute, per un totale di 75 repliche. Questa la scommessa: un cartellone quasi completamente made in Italy, in grado di dimostrare come nel nostro paese le energie creative non manchino, ma come sia d’altra parte necessario e doveroso sostenerne gli sviluppi, mettendo in atto una strategia a lungo termine capace di investire sul lavoro dei giovani e renderne piu’ agevole la diffusione.
Il programma di questa XXX edizione attraversa tutta la storia del festival partendo dagli anni 80, con due ospiti abituali di Drodesera ad oggi tra i nomi piu’ prestigiosi del teatro e della danza: la Societas Raffaello Sanzio, con il nuovo lavoro di Romeo Castellucci (preparato in residenza negli spazi della Centrale) in prima nazionale dopo il debutto ad Essen per Theater Der Welt e Virgilio Sieni, che presenterà per l’occasione anche un progetto speciale ambientato nelle case del paese di Dro.
A rappresentare la generazione dei cosiddetti Teatri 90, tre gruppi emersi in quegli anni, e poi ispiratori di molti dei successivi percorsi artistici: Fanny&Alexander, Teatrino Clandestino, Accademia degli Artefatti. Arrivando al duemila, diventa protagonista la Factory di Centrale Fies – esperimento unico nel panorama italiano per il sostegno alla creatività giovane – con la presenza di molte realtà che hanno trovato nella Centrale un luogo per lavorare e un supporto per promuovere i frutti di questo lavoro: Teatro Sotterraneo, Pathosformel, Dewey Dell, Francesca Grilli, Santasangre, Anagoor, Codice Ivan – che condivideranno con Babilonia Teatri, Garten e i giovanissimi Androgynous il compito di mostrare le frontiere piu’ avanzate della ricerca attuale. Uniche, ma significative, presenze straniere di questa trentesima edizione i belgi Peeping Tom, gruppo tra i piu’ acclamati in tutta Europa, per la prima volta in Italia con il loro 32 rue Vandenbranden – e Erna Omarsdottir, protagonista del progetto speciale che i Masbedo, insieme a Lagash (bassista dei Marlene Kuntz) e Gianni Maroccolo (fondatore e membro storico di Litfiba e CCCP) presenteranno in prima assoluta a Dro.