Finalmente Roma ha la sua camera con vista sull’arte contemporanea, il sempre più prestigioso Macro dotato dei nuovi spazi e del “piccolo Arsenale” nostrano che prende il nome di Pelanda fa il paio con il meraviglioso Maxxi progettato e realizzato dall’ormai famosissima Zaha Hadid. Insomma i due poli fanno ben sperare per il futuro del contemporaneo made in SPQR.
Non dimentichiamoci però che Roma è soprattutto la città eterna ed anche se sorgono nuovi monumenti, ve ne sono ben altri da salvaguardare. In particolare il caro e vecchio Colosseo sembra non passarsela poi tanto bene, ma questa ovviamente non è una novità. Gli ultimi restauri parziali del gigantesco anfiteatro risalgono agli anni ’90 poi più nulla anche se l’amministrazione pubblica aveva più volte rilanciato l’ingente spesa. Oggi però le cosa dovrebbero concretizzarsi,f orse anche a causa dell’incidente del 9 maggio scorso, quando caddero tre frammenti di malta dalla galleria dell’ambulacro centrale. Il prossimo 4 agosto sarà quindi pubblicato un annuncio sulla Gazzetta Ufficiale riguardante la gara per il completamento dei lavori. Alla gara potranno partecipare anche organismi privati e sponsor esteri, stando a quanto dichiarato dal ministero della cultura ai microfoni del Corriere della Sera la scorsa settimana. Il costo totale dei lavori dovrebbe aggirarsi attorno ai 25 milioni di euro, cifra non facile da reperire ecco quindi che gli sponsor esterni potrebbero giocare un ruolo fondamentale. In cambio chi decide di sovvenzionare il progetto potrà usufruire di alcuni spazi pubblicitari, a patto che non vadano a cozzare contro l’estetica di un monumento dalla storia pluri-millenaria.
Certo ci chiediamo come questo sia possibile ma è pur vero che ormai i soldi pubblici non bastano più per i tutelare i nostri beni culturali. Ed allora ben vengano gli sponsor stranieri, basti pensare al fatto che il Colosseo è visitato da oltre 6 milioni di turisti l’anno, niente male per le casse comunali.