La storia infinita delle fantomatiche foto perdute e ritrovate di Ansel Adams si fregia di un altro misterioso capitolo. Come già spiegato in un nostro precedente articolo, l’artista Rick Norsigian comprò nel 2000 una scatola contenente alcuni negativi, il tutto costò circa 45 dollari. Lo scorso mese, esattamente dieci anni dopo, l’artista ha annunciato nel corso di una conferenza tenutasi in una galleria di Beverly Hills, che i negativi erano in realtà degli scatti di Ansel Adams. Norsigian ha fatto valutare i negativi in vetro da un team di esperti prima di annunciare la scoperta, ora quei negativi potrebbero valere 200 milioni di dollari.
Matthew Admas, nipote del grande fotografo, si è però subito opposto al parere degli esperti dichiarando che le foto in questione non sono state scattate dal suo celebre nonno. In seguito si è aggiunta al tutto anche una donna di Oakland, Marian Walton che ha dichiarato di possedere una foto identica ad uno dei negativi di Norsigian. Secondo la donna, la foto in questione è stata scattata da suo zio Earl Brooks, che avrebbe quindi scattato anche le foto possedute da Norsigian. Come ciliegina sulla torta, in questi ultimi giorni si è appreso che uno dei valutatori delle foto, tale David W. Streets, è ricercato per truffa e furto in Lousiana ed in Kentucky e che non ha nessuna esperienza certificata per valutare il valore delle foto, come confermato anche da Doris Allen, proprietaria delle gallerie Bryant che gli diede lavoro nel 2000.
Per tutta risposta Streets ha confermato il suo passato burrascoso, dichiarando di aver commesso alcuni errori di gioventù fino al 1998, quando era ancora trentenne. Comunque sia rimane un mistero circa la cifra sortita dalla valutazione delle opere, sono in molti infatti a definire la valutazione di Streets un tantino troppo esagerata. Insomma tra vero e falso, tra truffe e personaggi che spuntano fuori all’improvviso, l’intera vicenda ha assunto i toni di un vero e proprio romanzo giallo.