Vittorio Sgarbi continua a far parlare di sé. Questa volta il Vittorione nazionale è sbarcato nella lontana Shangai in qualità di curatore della mostra Italian Heritage and arts al padiglione italiano all’interno della Shangai Expo 2010. Le pagine de Il Giornale riportano alcune dichiarazioni dell’accorato discorso tenuto dal celebre critico.
Alcuni passaggi sembrano un poco reazionari ed è facile intuire le intenzioni di Sgarbi per la prossima Biennale di Venezia. Qui di seguito alcuni passaggi del discorso: “Il nostro passato è pieno di futuro. Ogni volta che si pensa di fare una nuova chiesa, o un nuovo ponte o museo si fa una cosa di insolente bruttezza e di inutilità assoluta perchè in Italia già abbiamo 4500 musei. Non c’è bisogno quindi di aggiungere un nuovo museo di arte contemporanea. Investendo su una cosa del genere noi trascuriamo di conservare quello che abbiamo. Non abbiamo denaro per il Colosseo, ma spendiamo ciò che serve per restaurarlo al fine, invece, di costruire una nuova architettura che viene attribuita ad archistar come il giapponese Isozaki, o l’irachena Zaha Hadid o l’inglese Norman Foster”.
Spostiamoci quindi in India per osservare cosa succede da quelle parti. Spesso gli artisti Indiani sono molto più famosi all’estero che nella loro terra natia. Nemo Propheta in Patria è quindi una locuzione che sembra valida anche per i paesi lontani dalla nostra cara e vecchia Italia. Memore di tale grave situazione, il noto brand automobilistico Skoda ha deciso di istituire un premio per la giovane arte indiana, confermando lo stretto rapporto che sempre più spesso lega i motori all’arte contemporanea.
Lo scorso martedì Martin Kuehl, un dirigente di Skoda Auto ha dichiarato di voler fare qualcosa per una nazione che da oltre 10 anni ospita il noto marchio. Il premio sarà assegnato il prossimo 31 gennaio 2011 ad un artista indiano sotto i 45 anni d’età scelto dai 5 membri della giuria. Il vincitore si aggiudicherà circa 17.000 euro ed avrà così un momento di gloria più che meritato.