Work of Art: The Next Great Artist, il reality dell’arte in onda su Bravo Tv è oramai finito e noi abbiamo fatto la nostra parte illustrandovi in un nostro precedente articolo i (pochi) pregi ed i (tanti) difetti di Abdi Farah, vincitore dell’insulso programma. Farah avrà il suo bel momento di gloria con la sua mostra al Brooklyn Museum ma il peggio per il mondo dell’arte deve ancora arrivare. Uno dei finalisti che risponde al nome di Miles Mendenhall (23 anni) è già stato contattato da Bill Powers per una mostra personale nel suo spazio espositivo Half-gallery di New York.
Powers ha fatto parte della giuria dello show ed ha subito notato il talento del giovane Mendenhall che è autore di banalissime stampe raffiguranti i classici disturbi degli schermi televisivi, sperimentazione che già negli anni ’70 era decisamente obsoleta. Powers ha però intenzione di mettere in vendita le stampe del giovane (in edizione di tre) per la cifra di 1.200 dollari l’una. In una precedente intervista Mendenhall aveva dichiarato che non avrebbe esposto in una galleria di New York per non entrare in conflitto di interessi con la mostra di Farah al Brooklyn Museum. Powers ha però rotto gli indugi, fissando già la data dell’evento di Mendenhall (dal 24 agosto al 14 settembre ). Appare chiaro che il furbo gallerista ha intenzione di sfruttare l’immagine “televisiva” del giovane artista,spremendolo come un limone finchè è ancora dotato di succo.
Questo meccanismo è ben noto dalle parti della nostra italietta, basti pensare ai vari talent show musicali ed ai loro protagonisti che vengono osannati ed ostentati dalla produzione giusto il tempo necessario per registrare un dischetto, girare in tour e racimolare un mucchio di grana. I personaggi da talent show hanno ormai conquistato la scena della musica ed il bello è che sono intercambiabili, finchè dura te li ritrovi anche nello spot dei telefonini, quando non servono più si buttano ed avanti un altro. Work of art è solo l’inizio di una pratica che potrebbe diventare la regola anche nel mondo dell’arte. A noi già vengono i brividi.
Giorgia 24 Agosto 2010 il 21:00
Fossero bravi, ma sono veramente penosi entrambi. Quell Abdi Farah è praticamente solo un’illustratore, ci manca solo che ci troviamo un reality sull’arte anche in Italia…
Micol Di Veroli 26 Agosto 2010 il 09:58
parole sante!
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