Alcuni giorni or sono un celebre dipinto di Vincent Van Gogh dal titolo I Papaveri è stato rubato dal museo Mahmud Khalil del Cairo. La notizia è rimbalzata su numerosi quotidiani internazionali, anche perché il dipinto in questione vale la bellezza di oltre 39 milioni di euro. Il furto ha assunto i toni di un giallo surreale visto che i dettagli dell’evento non sono stati ancora rivelati.
Il mistero si è notevolmente infittito quando le autorità hanno dichiarato il malfunzionamento dell’impianto di allarme e delle telecamere di sorveglianza del museo che da tempo erano in attesa di pezzi di ricambio. Ne consegue che non esiste nessuna immagine del furto, neanche a farlo apposta. Inoltre circa quattro giorni fa due turisti italiani sono stati arrestati in aeroporto perché ritenuti gli autori del furto. Successivamente i connazionali sono stati rilasciati, gettando ulteriori ombre sull’intera vicenda. Chi è dunque l’autore di questo mefistofelico furto? Il ministro della cultura Mohsem Shalaan assieme a quattro guardie della sicurezza del museo, o almeno sarebbe più giusto affermare che i magnifici 5 sono tra i responsabili del furto. Gli inquirenti hanno infatti da poco arrestato il ministro e i suoi uomini, incolpandoli di aver compromesso le misure di sicurezza tralasciando la sostituzione delle telecamere e degli allarmi non funzionanti. Certo ormai il dipinto è andato e come dice l’antico adagio, inutile chiudere la stalla dopo che i buoi sono fuggiti.
Spostiamoci ora negli Stati Uniti per analizzare gli ultimi sviluppi della telenovela di Eli Broad ed il suo nuovo museo. Come ben saprete il celebre magnate è da tempo impegnato sullo sviluppo di un progetto per un museo di arte contemporanea atto a contenere la sua ingente collezione. La location sulla Grand Avenue di Los Angeles sembrerebbe ormai pienamente confermata ma lo scorso lunedì si è aggiunta una succosa novella.
Broad e sua moglie Edythe hanno infatti affidato il design del nuovo edificio agli archistar Diller Scofidio + Renfro. Per il nuovo museo, Broad spenderà tra gli 80 ed i 100 milioni di dollari: “vogliamo rendere l’arte contemporanea accessibile al grande pubblico e penso che non ci sia una migliore location del centro di Los Angeles, capitale mondiale dell’arte contemporanea” ha aggiunto il ricco collezionista che detiene 2.000 pezzi tra cui opere di Jeff Koons, Cindy Sherman ed Andy Warhol. La costruizione del nuovo spazio inizierà la prossima primavera e terminerà verso la fine del 2012.