Sabato 4 settembre 2010 dalle ore 19.00 alle ore 22.00 presso gli Studi Nicoli di Carrara si terrà la performance di Vanessa Beecroft VBmarmi.carrara (progetto speciale), già prevista per sabato 28 agosto. Prendendo ispirazione dalla suggestiva cornice degli Studi Nicoli, il più antico degli studi di scultura di Carrara, continuamente rinnovato dalla presenza di lavori di alcuni tra i maggiori artisti internazionali, Vanessa Beecroft presenta per Postmonument un progetto speciale e inedito. I corpi femminili che l’artista da sempre usa come supporto comunicativo si intrecciano in questa occasione con le sculture antiche e moderne presenti negli Studi. VBmarmi.carrara (progetto speciale) diventa ancora una volta pretesto per mescolare i canoni estetici inarrivabili delle fashion model a quelli comuni, mostrando come spesso la bellezza non risieda nella perfezione, ma nelle particolarità che rendono ogni corpo unico.
Ogni performance di Vanessa Beecroft affonda le proprie radici nel complesso mondo interiore dell’artista, ma rimane saldamente ancorata al nostro tempo come riflessione sull’identità femminile, sulla natura e sul mistero dell’esistenza umana. Nei suoi tableaux vivants l’artista riesce a indagare le più profonde e universali istanze dell’essere umano, utilizzando un linguaggio a metà strada fra classico e contemporaneo, fra sacra rappresentazione, teatro, fotografia, pittura e moda.
A causa delle dimensioni ridotte dello spazio che ospiterà l’evento, l’ingresso dei visitatori sarà consentito a piccoli gruppi, in ordine di arrivo. Con VBmarmi.Carrara (progetto speciale) si apre dunque una nuova e importante sezione dedicata a workshop e performance della XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara. Oltre a Vanessa Beecroft si confronteranno con il tema portante di Postmonument altri tre artisti: Nevin Aladag, Grzegorz Kowalski e Zorka Wollny. Abbandonato il piedistallo, il monumento si fa ambiente, spazio vissuto e gesto, proponendo una visione più dilatata ed estemporanea della scultura.
Dall’interazione tra media tradizionali e nuove tecnologie, all’uso del corpo fino alla riscoperta di suoni e rumori, nessun aspetto del linguaggio performativo viene trascurato. Dopo l’appuntamento del 4 settembre con la viva sensualità delle modelle di Vanessa Beecroft, il 12 settembre un bolide da corsa stravolgerà la propria vocazione competitiva attraversando lentamente la città delle cave per la performance di Nevin Aladag, mentre il 2 ottobre Zorka Wollny farà riecheggiare, tra le rovine dell’ex laboratorio Corsi-Nicolai, i suoni che lo abitarono fino al secolo scorso (scalpelli, lime, martelli etc.). Col workshop tenuto da Grzegorz Kowalski a metà settembre, poi, si affronterà il tema di quanto l’incontro tra un mezzo dell’effimero – la telecamera – e uno strumento dell’eternità – la scultura – possa rispondere alle nuove esigenze di monumentalità.