Dal 17 al 19 settembre METRONOM di Modena presenta un progetto speciale in occasione del Festivalfilosofia 2010 sulla Fortuna, nella sede distaccata FUORIMAPPA in via Carteria 8 saranno proiettati due film degli artisti svizzeri Peter Fischli e David Weiss.
Peter Fischli (1952) e David Weiss (1946) vivono e lavorano a Zurigo e collaborano dal 1979. La loro opera, che spazia dal video alla scultura, dalla pittura alla fotografia, e’ un percorso creativo coerente quanto singolare, animata da una incessante interrogazione della realtà che li porta a compiere una costante sperimentazione. Peter Fischli e David Weiss, da oltre trent’anni non smettono di interrogarsi sulle sfumature accidentali o predestinate che governano il vivere quotidiano, attraverso una molteplicità di mezzi espressivi indagano le pieghe del caso e della necessità, tra monotona ripetitività o ricerca dell’assurdo, senza mai perdere lo sguardo ironico e disincantato.
In occasione del FestivalFilosofia saranno visibili in mostra due film degli anni ’80, Der rechte Weg (The Righ Way), 1983 (30 minuti) e Der Lauf der Dinge (The Way Things go), 1987 (30 minuti). The Right Way e’ primo di una serie di film in cui i due artisti, travestiti da Orso e da Topo, compiono una sorta di viaggio iniziatico tra le montagne. Facendo il verso a una tradizione svizzera di film di ambientazione montana, l’improbabile duo dalle finte sembianze animali, discute, litiga, lotta per la sopravvivenza, mettendo alla prova i propri limiti e quelli delle relazioni umane, e, nel compiere un cammino sul filo delle grandi domande filosofiche, scansa eventi accidentali e mascherati tranelli, in un mix di paura e stupore.
The Way Things go, in un setting completamente diverso – l’interno di un capannone industriale – con la totale assenza di attori e di dialogo, rievoca lo stesso senso di stupore e attesa. La scena e’ affidata agli oggetti: bottiglie, copertoni, bicchieri, scatole di cartone, pezzi di legno, candele, teiere…, si muovono animati da una sorta di effetto domino a metà tra il disastro annunciato e il riuscito esperimento da laboratorio chimico. Acqua, aria, terra e fuoco sono gli elementi primari chiamati a governare questa reazione a catena che sembra sempre sul punto di interrompersi, sotto lo sguardo vigile dei due registi, quasi demiurghi, per l’occasione.
Ironici e surreali, mai scontati, Fischi&Weiss ci guidano ad un’osservazione mai banale del mondo che ci circonda e, di rimando, ad una riflessione sulla nostra esistenza, spostando continuamente piani e punti di vista. Fischli & Weiss non cercano risposte ma affidano all’arte il compito di risvegliare lo spettatore dal torpore del pensiero; sono le Domande (1980- 2003) l’opera nella quale si puo’ leggere una sorta di “summa” teorica del loro lavoro; un’installazione composta da una proiezione a parete dove su fondo nero si susseguono interrogativi e riflessioni esistenziali: “Esistono sentimenti sbagliati?”, “Perche’ le stelle sono disposte in maniera cosi’ disordinata?”, “Abuso del mio potere?”, “Mi trova la fortuna?”. Tra paradossi e ingenuità, rigore e fantasia, verità e finzione, il duo svizzero non resiste alla tentazione di mettere alla prova lo spettatore e, soprattutto, le sue certezze.