Furini Arte Contemporanea di Roma inaugura la nuova stagione 2010-2011 con il solo-show di Robert Barta (Praga -1975, vive e lavora a Berlino), un progetto in cui la riflessione sulla forma dirige verso l’analisi di argomenti complessi, attraverso una dimensione narrativa basata principalmente sull’idea e l’invenzione. Si tratta di un lavoro concettuale in cui la sinergia fra le parti produce risultati diversi da quelli prodotti dalle parti singole. Per Robert Barta l’idea è più importante dell’oggetto in sé, perché questa si insinua e prende forma nella sua mente, fino a produrre effetti in chi la recepisce una volta realizzata.
In mostra da Furini Arte Contemporanea un cactus fa inaspettatamente l’hula hoop con grande naturalezza e una candela sta accesa per ore e giorni, ma il tempo sembra non passare perché questa non si consuma mai, lasciando lo spettatore incredulo e confuso. L’obiettivo è di coinvolgere e sollecitare lo spettatore a farsi domande su ciò che conosciamo e diamo per scontato, sottolineando la differenza fra l’aspettativa e la percezione reale delle cose. Per questo ciò che è apparentemente ovvio e facilmente percettibile si trasforma in qualcosa di irritante, inaspettato e assurdo, producendo nell’osservatore un senso di disorientamento tale da mettere in discussione la certezza e insinuare il dubbio.
Tutta la produzione di Robert Barta ha origine nel disegno. La fase progettuale è un punto di partenza per la realizzazione pratica degli oggetti che, immaginati e perfezionati sono infine resi concreti, talvolta in notevoli dimensioni e facendo uso di meccanismi. Barta stesso si sente architetto delle idee e le sue opere sono frutto di costruzioni mentali, calcoli, prove empiriche, forzature estreme ai limiti del realizzabile, dove il possibile e l’ovvio decadono d’improvviso per lasciare spazio all’assurdo e allo stupefacente.
Robert Barta,1975 Praga (CZ), vive e lavora a Berlino. Principali mostre personali: 2010 Robert Barta – Why Ants can‘t dance, Furini Arte Contemporanea, ROME (I), Reality looks back on me. (curated by Marion Thielebein) Museum Pfalzgalerie KAISERSLAUTERN,2007 Deutsche Bundesbank, German Federal Bank, FRANKFURT – catalogue
Principali mostre collettive: 2010 CECI N‘EST PAS UN CASINO II (curated by Kevin Muhlen and Jo Kox) Museum Villa Merkel, ESSLINGEN, CECI N‘EST PAS UN CASINO (curated by Kevin Muhlen and Jo Kox) Casino LUXEMBOURG, 2009 Rohkunstbau XVI, (curated by Mark Gisbourne), Schloss Marquardt, BERLIN-Marquardt, Romantische Maschinen, (curated by Marc Wellmann) Georg-Kolbe Museum, BERLIN, 2008 Phoenix vs Babel, (curated by Patrice Joly, Colette Barbier) Fondation Ricard, PARIS (F), 2007 Gross domestic product, (curated by Kristof Kintera) City Gallery GHMP, PRAGUE (CZ), Art for fun, (curated by Javier Arlandis) Casal Solleric Center for contemporary art, PALMA de MALLORCA (E) – catalogue, 2006 Galerie Rüdiger Schöttle (with R.Chisholm, J.J.Ziolkowski, D.Ozbolt, M. Lukosaitis,) MUNICH