Giovedì 30 settembre si inaugura presso la galleria Ciocca Arte Contemporanea di Milano la personale dell’artista romano Andrea Aquilanti dal titolo La stanza, esposizione che prosegue l’indagine dell’artista sul rapporto tra la realtà e la sua rappresentazione, tra lo spazio presente e lo spazio vissuto che permane nella memoria dell’arte.
Lo spettatore verrà accolto dall’opera Specchio, un vero specchio privato delle sua capacità riflettenti, sulla cui superficie è possibile osservare delle immagini di una storia che si è svolta di fronte a lui in un tempo non definito. Il significato di questa narrazione viene svelato gradualmente dal percorso della mostra che trasporta il visitatore in una realtà parallela che a lui si relaziona, fatta di stanze che si aprono oltre le pareti e che parlano di oggetti e di spazi in un gioco in bilico tra il reale e il fittizio. Come un novello Alice, lo spettatore viene proiettato all’interno di quel racconto nel quale diventa parte visibile e invisibile della realtà e della sua finzione artistica.
Con un linguaggio complesso che rivela la contaminazione con il cinema e l’arte grafica, Aquilanti ritaglia frammenti di realtà che riproduce sul muro, cui sovrascrive una videoproiezione che ha il compito di mostrare l’immagine fisica delle cose come solitamente appaiono. Nel momento in cui lo spettatore, camminando nel suo percorso di visita, passa davanti alla sorgente della proiezione, l’immagine delle cose sembra svanire, svelando così il discorso sotteso all’arte di Aquilanti, ovvero la dialettica tra lo spazio reale e quello immaginario della percezione artistica, tra la natura illusoria dell’immagine e quella concreta degli oggetti, tra la storia passata e quella futura, estremi apparentemente congiunti nell’unicità della visione.
La Stanza, articolata sulle tre proiezioni fulcro dell’intera mostra, inserendo direttamente lo spettatore nella videoproiezione, instaurano un legame interattivo tra pubblico e opera d’arte; le immagini presentate restano ancorate ad una realtà presente mediante l’evidenza dell’ombra dello spettatore, ma mostrano, contemporaneamente, una realtà passata o solamente immaginata attraverso quegli oggetti che hanno lasciato una traccia della loro esistenza in quel luogo e in quello spazio sulla parete, ma che nel momento presente non ci sono più, o sono stati spostati.
In queste installazioni site-specific l’artista romano attua una ridefinizione del concetto di immagine, filtrandola attraverso il tessuto emozionale dell’esperienza umana e abbatte i limiti fisici proiettando lo spettatore al di là del luogo in cui si trova, all’interno del luogo dell’arte. La stanza rivela l’interesse di Aquilanti per la magia della luce, sua materia prima prediletta onnipresente nei suoi lavori. Ogni sua opera, infatti, è plasmata dalla luce e dal suo trasformarsi nel tempo e nello spazio, in relazione al muoversi e all’esserci dello spettatore, il quale non solo percepisce l’opera, ma la vive contribuendo a trasformarla e a svelarne le implicazioni concettuali sottese.
Contemporaneamente alla mostra La stanza, dal 08 ottobre al 04 dicembre 2010 The Gallery Apart ospita a Roma, in via di Monserrato 40, la personale di Andrea Aquilanti dal titolo Galleria d’arte.