Richard Serra non ha certo bisogno di presentazioni, lo scultore americano però oltre ad essere un artista riconosciuto in tutto il mondo è egualmente celebre per opera mastodontiche e ambiziose che molto spesso hanno incontrato contrasti e difficoltà. Va detto infatti che Serra è uno dei primissimi artisti ad aver creato un’opera d’arte pubblica che è poi stata rifiutata dalle istituzioni.
Stiamo ovviamente parlando di Tilted Arc, arco leggermente curvo di 3 metri e mezzo installato nella Federal Plaza di New York ma subito contestato sia dalla cittadinanza che dagli stessi committenti. L’epopea del Tilted Arc si concluse nel 1985 quando un’assemblea pubblica decretò il definitivo trasferimento dell’opera, la decisione fu aspramente osteggiata da Serra il quale non voleva in alcun modo spostare l’opera pensata per la Federal Plaza. Alla fine il Tilted Arc fu definitivamente smantellato e gettato nella spazzatura. A più di venti anni dall’infausto evento, un’altra opera di Serra è stata recentemente avvistata in un’area industriale vicino a gru e camion. Certo la scultura in acciaio è talmente imponente da faticar a trovare posto in qualsiasi altro sito. Comunque sia attualmente le sculture di Serra, ci riferiamo ad altre più piccole di questa, sono state vendute all’asta da Sotheby’s per la modica cifra di 1.9 milioni di dollari, quindi capite bene che razza di patrimonio giace all’interno di questa sorta di discarica.
L’inusuale ritrovamento è da attribuirsi al fotografo Nathan Kensinger che nel 2009 è persino riuscito ad avvicinarsi alla scultura in seguito l’attribuzione è stata confermato da Eric Stark, curatore della New School Art Collection di New York, il quale si è recato sul posto dopo alcune voci di corridoio ed ha constatato la paternità dell’opera la quale giaceva sommersa da preservativi e affiancata da carrelli della spesa. Si pensa che l’opera sia in realtà Bellamy, una scultura che fu persino esposta nel 2001 alla Gagosian Gallery della grande mela.
Insomma Richard Serra sarà pure un grande protagonista del contemporaneo ma di quando in quando sembra che le sue mastodontiche sculture fatichino a trovare una sistemazione, forse sarebbe il caso di ridimensionarsi per non finire nella spazzatura.