Avete mai sentito parlare della Einsatzstab Reichsleiter Rosenberg (ERR)? Ebbene fortunatamente la maggior parte di noi non l’ha mai vista in azione, già perchè la ERR era una speciale Task Force istituita dai Nazisti durante la seconda guerra mondiale per saccheggiare le opere d’arte dei paesi occupati. Ad esser precisi l’ERR fu creata il 17 luglio del 1940 da Alfred Rosenberg,un alto membro del Partito nazista nonchè uno dei massimi esponenti di tale ributtante ideologia. Insomma oltre ad aver distrutto milioni di vite ed aver provocato una frattura insanabile nella memoria dei sopravvissuti ai lager, Adolf Hitler è riuscito anche a smembrare intere collezioni d’arte e demolire così il patrimonio culturale di intere nazioni.
Ancor oggi le barbarie perpetrate dai Nazisti rappresentano una ferita ancora aperta e centinaia di migliaia di opere d’arte sono andate perse o distrutte. Fortunatamente però le moderne tecnologie ci vengono un poco incontro e grazie ad esse è possibile quantomeno tracciare i movimenti di quelle meraviglie smarrite. In questi ultimi tempi è nato un interessante database chiamato ERRproject che porta online le famigerate schede usate dai Nazisti per catalogare il loro bottino. Il dato dell’enorme furto è quantomai sbalorditivo. In Francia ed in Belgio infatti la ERR ha trafugato la bellezza di oltre 20.000 oggetti di interesse artistico tra cui alcuni capolavori di Salvador Dali, Pablo Picasso, Henri Matisse ed Edouard Manet, tanto per citare alcuni nomi.
Diversi mesi fa vi avevamo parlato di un analogo progetto lanciato dalla Libera Università di Berlino, un enorme database che contiene notizie ed informazioni su più di 21.000 opere d’arte che durante il periodo del nazismo furono considerate come degenerate e trafugate dalle SS dai musei tedeschi nel 1937. Quindi grazie all’ERRproject ed all’Università di Berlino il mondo può finalmente osservare nello specifico le nefandezze della macchina Nazista. Per Non Dimenticare.
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