Decimo anno per l’Independent Film Show

di Redazione Commenta

Quest’anno, la E-M ARTS celebra i dieci anni dell’Independent Film Show: un’avventura sviluppata a Napoli, unica nel suo genere, raffinata, laboriosissima. E soprattutto attenta nel saldare rigore progettuale e attitudine didattico-spettacolare. Oggi è più che mai necessario in Italia, a Napoli, un evento dedicato al Cinema Indipendente, che non lascia nulla al caso, che chiarisce malintesi e compone una mappa orientativa a riguardo.

I progetti proposti vanno al di là di una semplice lettura legata agli aneddoti sull’opera, alle vicende del suo autore, ai luoghi comuni dell’epoca in cui viene eseguita. Privilegiano, piuttosto, l’esame dell’atteggiamento estetico, che è mobile, ed inoltre quello di ricerca, di esplorazione, di creazione e ri-modellazione. L’Independent Film Show, muovendosi nel segno di questa convinzione – dando voce ai film-maker e ai curatori delle sezioni che ordinano le cinque serate – suggerisce il modo per avvicinarsi alle singole performance. Per scoprirne il significato e il valore, comprenderne la tecnica e la forma, per indicare risposte semplici a questioni complesse, spesso afflitte da comodi stereotipi. Per rendere, insomma, familiare un mondo che se da un lato affascina per la vertiginosa maglia di connessioni che presenta, dall’altro sconcerta per l’immanente complessità intrinseca. I programmi si configurano come l’esito imprevisto, ma non casuale, della ricerca poetica di tante voci che, attraverso traiettorie eclettiche, si spingono al di là del già visto, del prevedibile, del possibile.

L’Independent Film Show 10° edizione, coordinato da Raffaella Morra si svolge dal 10 al 14 novembre 2010 presso la Fondazione Morra (Palazzo Ruffo di Bagnara, piazza Dante n. 89, Napoli). Per questa decima edizione, i programmi rispettano la dedizione alla scoperta del Cinema Sperimentale, rivisitando alcuni capolavori storici; ma in particolare il pubblico ha l’occasione di dialogare con alcuni tra i più interessanti film/video-makers del XXI secolo.

Masha Godovannaya nel programma A Gaze From Within ha selezionato alcuni video realizzati negli ultimi sette anni da artisti che vivono la Russia post-Perestrojka; questi lavori hanno in comune un’osservazione della situazione economica e politica, in cui gravi contrasti ed abusi sociali sono tuttora mal celati dal governo presenzialista.

Il mare è  l’elemento di ispirazione per Films of the Sea a cura di Mark Webber; la prima sezione è composta dal lungometraggio At Sea di Peter Hutton, che riflette sulle forti implicazioni di impatto ambientale causate dalla brutalità del consumismo, e da What the water said di David Gatten, dove sono l’oceano e i suoi abitanti a realizzare il film. La seconda parte riprende dall’opera filmica At Land di Maya Deren, da lei stessa definita un ‘viaggio mitologico nel XX secolo’, ed attraversa le fantasie erotiche di Matthias Müller, le immaginarie battaglie dell’infanzia di Janie Geiser, il passaggio da clandestino dall’Africa verso l’Europa raccontato da Mati Diop, fino alle peripezie dei marinai al di fuori delle Coste Americane, esplorate da Rebecca Meyers.

The Sublime is Now! è una selezione di films e video realizzati da Jeanne Liotta, artista americana che, riprendendo le teorie di Ralph Waldo Emerson, interseca l’arte, la scienza e la filosofia naturale nel suo complesso Science Project. La doppia proiezione 16mm del film One day this may no longer exist (2005) è eseguita direttamente dall’artista, trasportando lo spettatore all’interno del materiale filmico che cattura il fuggente attimo di un allineamento celestiale.

Il programma Bruce Baillie, la mistica del Canyon Cinema a cura di Mario Franco esplora una piccola sezione della spettacolare filmografia di Baillie. Questi films, proiettati nel formato originale 16mm, sono caratterizzati dalla tendenza a combinare e stratificare immagini multiple nonché dal soggettivo ed inusuale utilizzo della luce. Per Baillie realizzare un film è una ricerca cine-spirituale, un mitologico universo composito di superfici e spiritualità, disponibile alla percezione e all’analisi intellettiva, ma che spesso lo rende un puro folle come Parsifal o Don Chisciotte.

Ian Helliwell presenta Hellivision – short films, un’ampia panoramica che spazia dall’astrazione al found footage fino all’animazione, dove la sintesi tra immagine e suono acquista un valore fondamentale, trasformando il materiale filmico in un’espressività acustica. Questa intensa modalità di ricerca lo ha spinto a realizzare, attraverso tecniche creative di saldatura ed un intuito per l’elettronica, dei propri strumenti acustici come Hellitrons ed Hellisizers, rispettivamente un generatore di tonalità ed un sintetizzatore analogico.

Thomas Draschan e Bernhard Schreiner nel programma Double Exposure omaggiano il film-maker tedesco Thomas Feldmann, che nella sua breve attività ha lasciato una produzione filmica intensa e radicale come il film incompiuto Double Exposure; il programma prosegue con i film e video di Thomas Draschan e Bernhard Schreiner, caratterizzati da una complessa tecnica di montaggio estremamente rapida, che genera opere filmiche altamente personali: quelle found footage sensibili e oniriche, spesso legate ad una riflessione sul ruolo del genere umano nel cosmo di Thomas, e quelle poetiche basate su profonde ricerche musicali ed attente alla variazione della luce di Bernhard.

Venerdì  12 novembre alle ore 18:00 è inoltre prevista la presentazione del libro Cinema come Poesia. Capitoli sui Bordi di un’Immagine di Tommaso Pomilio (ed. Zona, 2010), con gli interventi di Lorenzo Esposito, Gabriele Frasca e Donatello Fumarola; a seguire la proiezione/performance di Ajenk video-poema di Jonida Prifti (montaggio e trattamento delle immagini di Andreina Noce).

Anche per questa edizione sarà possibile consultare le schede dei films sul web-site www.em-arts.org e verrà realizzato il catalogo italiano/inglese con i testi di Raffaella Morra, Loredana Troise, le introduzioni ai programmi dei film-makers e curatori coinvolti, e le schede dei 65 films e video in programma.

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