La street art è arte che proviene dal popolo per il popolo. Derive sociali a parte, ogni street artist è conscio del fatto che confrontandosi con la strada, deve sottostare alle leggi della strada. Molto spesso però la strada è senza regole ed ecco che graffiti e murales vengono cancellati, vengono coperti da altre opere o da un nugolo di tags. Noi vi avevamo già parlato di Underbelly Project, la mostra definitiva sulla street art alloggiata in una fermata della metropolitana dismessa di New York. Alla mostra, tuttora segreta, hanno partecipato celebri nomi della street art internazionale come Ron English , Swoon, Gaia, Faile, Jeff Soto, Dan Witz e Revok.
Ebbene, questi altisonanti nomi non hanno certo spaventato l’esercito degli street artists senza regole e lontani dalle gallerie d’arte che hanno prontamente reagito imbrattando i murales presenti alla mostra. Forse molti si sono sentiti esclusi, forse è così che deve andare, fatto sta che due persone hanno trovato la mostra ed hanno portato a termine la loro operazione di bombing. A migliaia di chilometri di distanza nel frattempo, un altro storico protagonista della street art newyorchese è stato vittima di una simile azione. Stiamo parlando del compianto Jean-Michel Basquiat che in questi giorni è oggetto di una grande mostra al Mam, Modern Art Museum di Parigi. Ebbene nel corso dell’evento un graffiti artist munito di penna/pennarello si è accanito contro l’opera Cadillac Moon 1981, dipinto che vale la bellezza di milioni di euro.
Il vandalo si è introdotto nel museo durante l’ora di punta e sfoderando il suo pennino ha comipiuto alcuni scarabocchi sull’opera di Basquiat, mettendo in pratica un’azione che solitamente quando si parla di arte di strada è all’ordine del giorno. Per la street art neanche i dorati templi dell’arte sono sicuri e forse, come dicevamo poche righe fa, ogni street artist è conscio del fatto che confrontandosi con la strada, deve sottostare alle leggi della strada, qulunque peso abbia il suo nome.