Prima c’erano gli spaghetti western ed ora, in maniera abbastanza rocambolesca e fracassona, la street art made in Italy sta lentamente ma inesorabilmente catturando anche la scena internazionale. Si potrebbe dire senza ombra di dubbio che questo movimento artistico nato negli Stati Uniti ha trovato da noi un terreno assai fertile che negli ultimi tempi ha prodotto buoni frutti.
Se l’arte contemporanea nostrana “più canonica ed istituzionale” fatica ad imporre i suoi pupilli all’estero, la street art riesce dove tutti falliscono, forse perchè le nostre incursioni urbane arrivano a mixare abilmente nuove estetiche con tradizioni centenarie, forse perché questa tecnica libera i giovani artisti da tutti quei vincoli propri del nostro sistema. Sta di fatto che nomi come Blu, Sten e Lex, nel corso di pochi anni e grazie ad interventi sempre più coraggiosi e creativi, sono riusciti ad evadere dai nostri confini dove ristagnano troppi talenti ed hanno liberamente preso il volo verso lidi sempre più ambiziosi.
Tutto ciò rappresenta forse uno dei pochi casi di “miracolo italiano” di cui vale la pena esser fieri, uno di quegli esempi tanto decantati dal bolso governo in cui riconoscerci. In questi ultimi giorni inoltre, un ennesimo talento italiano è riuscito a far parlare di sé, guadagnandosi un servizio sulle prestigiose pagine di Juxtapoz, vera e propria bibbia della street art e del lowbrow a stelle e strisce. Stiamo parlando di Ericailcane, attualmente in trasferta a San Francisco per una mostra personale dal titolo We Were Living In The Woods alla galleria Fifty24SF, in visione dall’11 novembre fino al prossimo 19 dicembre 2010.
Ovviamente il nostro eroe, da buon street artists che si rispetti, ha sfruttato il soggiorno negli States per compiere alcune azioni all’interno del tessuto cittadino di San Francisco. Insomma per una volta tanto lasciateci essere un poco nazionalisti ed urlare al mondo intero: “Evviva la street art all’italiana“.