Due antiche statue rubate in Italia negli anni ’80 sono finalmente tornate a casa. Una di esse proprio grazie a Michele Speranza, maresciallo capo dell’arma dei Carabinieri e alle indagini compiute dall’arma le quali sono durate circa sei mesi. Insomma tutto è bene quel che finisce bene ma c’è da dire che il ritrovamento di una delle due statue è stato decisamente rocambolesco.
Lo scorso anno Michele Speranza si reca a New York con la sua famiglia per una semplice periodo di ferie. Durante il consueto shopping per le vie della grande mela, il carabiniere nota qualcosa di strano nella vetrina di un antiquario di Madison Avenue. Si tratta di un busto in marmo della statua romana della Fortuna, ma quella statua ha qualcosa di familiare, qualcosa che il militare ha già visto tempo addietro in Italia. Ad esser precisi quel busto è praticamente identico a quello trafugato nel 1988 dal museo civico di Terracina. Senza pensarci, Speranza scatta una fotografia dell’opera con il suo cellulare e la invia in Italia per ulteriori accertamenti. Ebbene dalle ricerche salta fuori che la statua è proprio quella rubata dal museo di Terracina. E’ l’inizio di una grande indagine su reperti trafugati a Roma e dintori in quel periodo, una ricerca che alla fine riesce a riportare in patria anche una statua in bronzo del dio greco Zeus, il tutto per un valore circa 700.000 dollari al pezzo.
Zeus era stato rubato dall’Antiquarium del Museo Nazionale Romano nel 1980. Entrambe le opere erano in mano ad un dealer che le aveva poi rivendute all’asta. La Fortuna era finita in mano dell’antiquario mentre Zeus era stato acquistato da una collezionista che ora ha dovuto restituirlo a malincuore. Il bello è che l’opera era stata battuta da Sotheby’s a New York nel 2006 e successivamente era comparsa in una grande mostra al museo di Cleveland. Segno evidente che avolte anche gli esperti statunitensi compiono qualche errore.