Un grande artista, una modella, una matita, lunghe pareti bianche da disegnare. Sei giorni e una notte di performance dal vivo, per una mostra-evento dal sapore voyeuristico, che permetterà agli spettatori di spiare dal 14 dicembre, giorno dopo giorno, l’opera in divenire di Omar Galliani, pensata appositamente come lavoro site specific per la sala Lu.C.C.A. Lounge.
Pluricelebrato in numerose edizioni della Biennale di Venezia e riconosciuto a livello internazionale come uno dei nomi indiscussi dello scenario contemporaneo italiano, Omar Galliani trasformerà la sala del Lu.C.C.A. in atelier e le pareti in tele, mettendo a nudo le proprie emozioni e creazioni di fronte agli occhi dei visitatori, che potranno osservarlo al lavoro attraverso uno spioncino durante i giorni della performance: una piccola apertura che ricorda tanto la serratura di dimensioni generose di una porta Cinquecentesca che si trasforma, per l’occasione, in una sorta di stargate dimensionale, un passaggio in un luogo segreto che permetterà a ogni voyeur di muoversi virtualmente in un tempo senza tempo. “Per sei giorni sarò in piedi o seduto a tracciare e tessere un soggetto, Santa Lucia, portatrice di luce al di là delle tenebre, – spiega Galliani – palpebre chiuse, palpebre aperte su quattro pareti, a contatto con la modella in posa a rinverdire e prolungare i silenzi dell’atelier dove il cavalletto non regge più la tela o il cartone, ma l’intera stanza.” Un’opera in progress, filmata dall’occhio di una telecamera per documentarne la genesi e proiettarla in diretta sugli esterni del museo, che va oltre i canoni convenzionali e formali del supporto e della sede museale, dove rimarrà in mostra fino al 23 gennaio assieme ai lavori dell’artista esposti nel Lu.C.C.A Underground.
Oltre alla performance dei primi sei giorni e alla mostra nel basement, il progetto prevede una serie di iniziative ed eventi speciali che mirano ad aprire il dialogo e avvicinare un pubblico sempre più trasversale, “con l’intento di riportare le persone al centro dell’attenzione, di confrontarsi in modo più continuativo con gli altri e con la determinazione di andare oltre quelle rigide convenzionalità che isolano le strutture che producono cultura”, per dirla con Maurizio Vanni, curatore della mostra e Direttore del museo.
In quest’ottica sono da segnare in agenda la notte bianca dedicata all’arte il 18 dicembre, in cui Omar Galliani ultimerà il suo lavoro sotto gli occhi indiscreti dei visitatori, e il talk show del 20 dicembre, dove dalle 17.00 artista e curatore a confronto parleranno delle nuove modalità di linguaggio dell’arte oggi.