L’undicesima edizione di Netmage festival si terrà a Bologna dal 20 al 22 gennaio 2011. Appuntamento internazionale ormai consolidato dedicato agli incroci fra arti elettroniche, visive, musicali e performative, Netmage 11, curato da Xing, presenta un ricco programma di produzioni e progetti offrendo un variegato scenario sulla ricerca audiovisuale contemporanea.
Il festival ha l’ambizione di offrire, grazie a una impostazione aperta e cangiante, un anteprima sull’evolversi di un insieme multidisciplinare che incrocia le diverse ricerche provenienti dal mondo dell’arte, del design, del cinema, della musica e della performance contemporanei. L’immagine elettronica, al di fuori dei contesti specifici di produzione, è pensata da Netmage come un terreno di confronto fra i diversi potenziali della produzione culturale contemporanea.Sede del festival saranno, come di consueto, gli spazi di Palazzo Re Enzo. Le sale affacciate su Piazza Maggiore ospiteranno diverse pratiche del live-media: concerti e azioni performative, ambienti sonori e visivi, live-cinema.
Anche quest’anno anno, Netmage ospita una ventina di artisti e gruppi provenienti da Europa, Nord e Sud America, selezionati a partire da una ampia rete di contatti e di collaboratori e grazie alla diffusione di un bando internazionale – il Live Media Floor – che consente al festival di cogliere le metereologie più impalpabili dalle diverse aree del pianeta. Parallelamente, per arricchire e consolidare la ricognizione, Netmage 11 ha scelto e affidato commissioni a una serie di artisti che saranno presentate in prima assoluta al festival.
L’undicesima edizione del festival vede ritornare al centro l’immagine cinematografica e, in particolare, riprendere le fila di un discorso che, dalle esperienze ‘classiche’ del cinema sperimentale espanso fra Europa, Stati Uniti (con Thomas Köner/Jürgen Reble e Bruce McClure) si apre sulle pratiche di generazioni più recenti coinvolgendo esponenti di spicco del panorama delle arti visive sensibili al registro sonoro, come lo scozzese Luke Fowler o il brasiliano Cao Guimaraes. Su un altro fronte si evidenzia una presenza importante di un’ala di performatività che si misura con suono e luce come nel caso di Barokthegreat/Michiel Klein, o con le qualità oggettuali del ready-made e di Fluxus del duo francese Gaëtan Bulourde/Olivier Toulemonde, o l’elettro-tecnica di Massimiliano Nazzi. Accanto a questi progetti, sul filo di una bizzarra performatività in bilico fra arti visive e musica, segnaliamo il concerto per fruste e organo di ZAPRUDERfilmmakersgroup, il live dei portoghesi Calhau! selezionati dal bando internazionale, il nuovo tv cut’n’mix primitivo di James Ferraro all’insegna del pop ipnagogico, il now-age degi statunitensi Prince Rama, e la ricerca nel passato audiovisivo carnascialesco a partire dagli archivi di Home Movies, che ritorna a Netmage con un progetto live in collaborazione con la band InZaire.