Globartmag ha recentemente pubblicato una serie di articoli a supporto della giovane arte italiana. Troppo spesso infatti la nostra tendenza critica è quella di sminuire il talento emergente nazionale, lodando fino al midollo quello estero. A noi questa forma di provincialismo 2.0 non piace affatto e per questo ogni volta che troviamo una notizia internazionale su un nostro artista, siamo orgogliosi di offrirvela. Questa volta parliamo di Marco Anelli fotografo romano classe 1968 che ha recentemente catalizzato l’attenzione della rete con una serie di magnifici ritratti in primissimo piano.
Tutto parte da The Artist is Present, la grande retrospettiva dedicata a Marina Abramovic ed ospitata dal MoMa, Museum of Modern Art di New York dal 14 marzo al 31 maggio 2010. Se ben ricorderete, nella performance-fulcro dell’evento Marina Abramovic aveva deciso di sedersi ad un tavolo nell’atrio del museo per ogni singolo giorno fino alla fine della mostra. Il tavolo era corredato da una sedia aggiuntiva, volutamente lasciata vuota ed a disposizione dei visitatori che sono stati via via invitati a sedersi su di essa. Alla fine della performance l’artista è stata seduta per 716 ore e 30 minuti, fissando i volti di 1500 persone. Ebbene quei volti sono il soggetto principale delle fotografie di Marco Anelli, artista che ha già esibito le sue opere al Museo della Permanente di Milano ed alla IX Biennale di Fotografia di Torino. Il fotografo collabora con Marina Abramovic dal 2007.
I volti catturati durante la performance rivelano momenti drammatici e mondani, catturando la reazione del pubblico all’opera di Marina Abramovic. Si tratta di una serie fotografica estremamente affascinante ed è per questo che la prestigiosa casa editrice Aperture (che da anni pubblica bellissime monografie fotografiche) ha deciso di pubblicare un’intera monografia sui volti di Marco Anelli. Insomma ancora una volta il talento nostrano è capace di stupire il mondo intero, alla faccia degli invidiosi e dei detrattori.