Il 7 gennaio 2011 alle 19,00 la Galleria Hybrida Contemporanea di Roma presenterà la mostra personale di Laura Cionci dal titolo Ipnagogia, a cura di Martina Sconci. Il lavoro presentato per questa mostra ha a che vedere con il sogno e in particolare con quello stato di passaggio tra la veglia e il sonno che a volte ci fa vedere delle immagini chiamate allucinazioni ipnagogiche. Durante questo momento ci capita di avere delle visioni, illusioni che coinvolgono tutti i sensi, esperienze vivide di immagini, sensazioni e rumori che non ci permettono di distinguere il sogno dalla realtà.
Il video della Cionci, che invita lo spettatore ad entrare in galleria, ha come protagonista l’artista stessa in preda ad una di queste allucinazioni. Girandosi e rigirandosi nel letto, una doppia realtà le impedisce di dormire, mentre in sottofondo le parole di Eduardo Galeano suggeriscono qualcosa: “i corpi abbracciati cambiano di posizione mentre dormiamo, guardando di là, guardando di qua, la tua testa sopra il mio petto. No, no – mi spieghi credendomi sveglia – ancora non siamo lì. Noi mutiamo (ci trasferiamo) in un altro paese mentre dormiamo”.
Improvvisamente sotto un ritmo di percussioni africane chiamato Candombe (espressione artistica musicale dell’Uruguay deportata dagli schiavi africani circa duecento anni fa), il suo viso si cosparge di colori, diventa una maschera. E’ un tipico trucco di Murga uruguayana, che ricorda anche quello dei personaggi delle carte da gioco (lavoro precedente dell’artista). La Murga, passione costante della Cionci, è una forma di teatro di strada che coniuga musica, danza e recitazione e che ha una forte connotazione satirica e parodistica.
Ad accompagnare il video, piccoli acquerelli su pergamena e carta da parati (la stessa presente nel video) ci fanno capire che il lavoro è da intendere come un unicum, un mondo in cui l’artista ci permette di entrare. Osservandoli infatti sembra di essere ancora nel video, riconosciamo l’immagine di dormienti fondersi con le decorazioni della carta da parati della stanza da letto. E’ come se il video non avesse limiti, dilatandosi nello spazio libero della galleria e in quello totalizzante dell’arte. La mostra, patrocinata dall’Ambasciata dell’Uruguay a Roma, sarà accompagnata da un pieghevole con testi di Martina Sconci, Bruno Di Marino e Simonetta Milazzo.