Pier Paolo Calzolari ritorna nella sua città con una grande esposizione articolata in tre luoghi,pubblici e privati,fra i più prestigiosi di Bologna. L’artista,che iniziò la sua avventura nel 1965 a Bologna allo Studio Bentivoglio,ha creato per la sala ottagonale del Museo Morandi un opera di ampie dimensioni,la quale sarà inaugurata sabato 22 Gennaio alle ore 18.00 e la si potrà visitare fino al 13 Febbraio 2011.
Intanto al Mambo,alle 17.00 dello stesso giorno,inizieranno le proiezioni di alcuni video dell’artista di grande interesse e soprattutto,che assai raramente è possibile vedere. Le proiezioni continueranno fino al 27 Marzo. Fino al 27 Marzo resterà aperta anche la parte dell’esposizione che si inaugurerà alla Galleria de’Foscherari alle ore 18.30,sempre di sabato 22 Gennaio. In questa sede ,saranno esposte,a cura di Pier Giovanni Castagnoli,una decina di opere molto significative comprese fra il 1976 e il 2010 delle quali si deve segnalare almeno “Marie chante”, una singolare video-installazione sonora,i cui materiali (ferro,vetro,sughero, acqua )rendono particolarmente efficace il suono e danno spessore emotivo all’immagine che lentamente appare e si dissolve sullo schermo. Il periodo in cui si collocano la maggior parte di queste opere richiama la nostra attenzione perchè comprende gli anni in cui l’artista,uno dei protagonisti di spicco dell’Arte Povera,definisce sempre con maggior chiarezza la propria specificità armonizzando in uno stile sicuro gli elementi che già lo distinguevano dai compagni di tendenza.
Possiamo datare infatti,al 1972 il ritorno alla pittura del nostro, un’esperienza condotta su supporti del tutto anticonvenzionali (flanella spessa,fogli di cartone,carta doppiata con tela). Calzolari comprende, fra i primi,che la ventata neo-avanguardistica si è conclusa e,partendo dai residui di quella temperie culturale,cioè dai materiali considerati come elementi fisici che includono anche il fuoco e l’acqua gelata,il gas e ,soprattutto, la luce,da vita a una sua peculiare poetica che potremmo definire con un ossimoro “spiritualismo materialistico”.Qual’è ,infatti,l’opearzione attraverso cui Calzolari continua ancora,articolandola e arricchendola,ad esprimere la propria creatività?