Prosegue con il secondo quarto lo sviluppo del progetto Terre Vulnerabili che segna la direzione artistica di Chiara Bertola all’HangarBicocca, contrassegnata dal tema della vulnerabilità. Un progetto fortemente innovativo, sia nel suo farsi – gli artisti prescelti hanno partecipato a vari incontri a partire dal settembre 2009 condividendo il proprio lavoro, modificandolo o trasformandolo per accordarlo agli altri e realizzando opere significative e site specific o comunque ripensate per lo spazio di HangarBicocca – sia nella modalità di esposizione – si tratta, lo ricordiamo, di quattro mostre che coprono un periodo di sette mesi, in quattro fasi come quelle lunari, (le altre seguono a marzo e aprile) per un totale di trenta artisti internazionali ed altrettante opere.
La seconda mostra che inaugura il 2 febbario vede la presenza di altri otto importanti artisti, di nuovo personalità molto diverse tra loro, con lavori differenti per dimensioni e materiali, alcuni di forte impatto emozionale, altri più concettuali; in tutti il concetto di vulnerabilità è declinato in modo sottile e personale. I loro lavori vanno ad aggiungersi a quelli degli artisti del primo quarto, seguendo l’idea di un terreno fertile che “germoglia”, cresce nel tempo e modifica la visione di quanto esposto precedentemente. Il grande urbanista e architetto Yona Friedman, presente già nel primo quarto con la videoanimazione La terra spiegata a visitatori extraterrestri, costruisce per il secondo quarto una sorta di Labirinto, struttura leggera e dinamica in cartone ondulato, per ospitare i lavori di altri artisti. I giovani artisti di Invernomuto, sono stati selezionati per il Progetto Chiavi in mano sostenuto da Fondazione Cariplo, allo scopo di dare gli strumenti necessari di formazione, produzione, divulgazione e promozione del proprio lavoro a chi esordisce nel mondo dell’arte contemporanea.
Un progetto dunque in evoluzione, germinativo e organico, che si sviluppa nel tempo della sua vita espositiva, permettendo al pubblico di prendersene cura e agli artisti di continuare a crescerlo e nutrirlo. L’idea è che l’opera di ogni artista non si cristallizzi una volta aperta la singola mostra, ma continui a crescere e a evolversi per l’intera durata del progetto con aggiunte, correzioni, dialoghi con gli altri artisti invitati e con il pubblico.
artisti invitati: Bruna Esposito, Yona Friedman, Carlos Garaicoa, Invernomuto, Kimsooja, Margherita Morgantin, Adele Prosdocimi, Remo Salvadori, Nico Vascellari.