La triste notizia l’abbiamo appresa ieri sia da Exibart sia da altri quotidiani come Repubblica. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha emesso le previsioni di budget per la “spesa-cultura” del 2011, attuando un bel taglio dei fondi del 50 percento. Praticamente secondo Alemanno alcuni organismi culturali come la Casa dei teatri dovrebbero funzionare con circa 25.000 euro l’anno, tanto varrebbe chiuderli per sempre che lasciarli in lenta e dolorosa agonia. Per quanto riguarda i gioiellini d’arte contemporanea della capitale come il MACRO che ha appena inaugurato la nuova ala creata da Odile Decq, la situazione sembra alquanto grave visto che la celebre istituzione ha bisogno di circa 8 milioni di euro per restare in vita e se ne dovessero arrivare solo 4 allora sarebbero guai seri.
Proprio ora che Roma con il MAXXI, il MACRO, la rinnovata fiera e le sue gallerie si appresta ad entrare di diritto tra le grandi protagoniste dell’arte contemporanea, Alemanno con il taglio di Croppi prima e con quello dei fondi poi, rischia di rovinare un indotto che potrebbe portare buoni frutti. Oggi come non mai è di vitale importanza il ruolo dei finanziatori privati, ammesso che esistano ancora cordate desiderose di aiutare la nostra offerta culturale. Certo è che se Alemanno ha le sue colpe va detto che i nostri musei spesso hanno pretese difficili da soddisfare, e fin troppe volte si propongono mostre solo se si hanno a disposizione capitali illimitati. Eppure ottimi eventi possono essere organizzati anche con ristrettezze economiche. Per contro, le istituzioni ed i media dovrebbero evitare di gridare vittoria ad ogni nuovo edificio, ogni nuova ala museale.
Espansione significa non solo prestigio e maggiore offerta ma anche maggiori costi di gestione dell’offerta. Politici sprovveduti o meno, bisognerebbe cominciare a pensare anche al pubblico, a chi vorrebbe disporre di una programmazione ben definita ed a chi spesso si dimentica dell’esistenza di un museo. Se i tagli dovessero tramutarsi in realtà, si dovrà correre ai ripari. In passato abbiamo visto eventi egregi in città ma ora con il periodo delle vacche magre alle porte bisognerà mantenere i nervi saldi e mostrare a tutti il proprio talento organizzativo.