Avete mai sentito parlare di Cory Arcangel? beh siamo sicuri che i nostri lettori, sempre informati, lo conosceranno di sicuro. Per tutti quelli che non lo hanno mai sentito nominare possiamo solo aggiungere che il giovane artista newyirchese è un vero e proprio astro nascente della New Media Art. Solitamente le sperimentazioni di Arcangel vertono sulle strette connessioni tra la tecnologia e la cultura con una speciale predilezione verso l’indagine sull’appropriazione dei nuovi mezzi digitali.
Arcangel è celebre per le sue modifiche alle celebri cartucce di videogames Nintendo ed ha persino collaborato con il collettivo Paper Rad con cui ha esposto al MACRO di Roma nel 2009 nel corso della ormai storica mostra New York Minute, panoramica su 60 artisti della nuova generazione newyorchese curata da Kathy Grayson. Una delle opere più chiacchierate del giovane artista è Super Mario Clouds, cartuccia dell’amato Super Mario dove l’unica grafica lasciata integra è rappresentata dalle nuvole.
Ma Arcangel è anche l’autore di I Shot Andy Warhol, cartuccia modificata dell’ennesimo sparatutto della Nintendo intitolato Hogan’s Alley dove l’obiettivo è appunto sparare al Re della Pop Art. Ebbene molti pensano che Arcangel sia solo un geek che si diverte a “Moddare” i suoi videogiochi preferiti, altri lo osannano come il nuovo messia del New Media. A noi diverte e volevamo informarvi dell’ultima fatica di questo gamer/artist. Si tratta di Beat The Champ, installazione ospitata dalla Barbican Art Gallery di Londra fino al prossimo maggio 2011.
Per l’occasione l’artista ha riunito 14 videogames di bowling prodotti dagli anni ’70 al 2000 ed ha modificato ogni console in modo da far girare in loop una partita dove il giocatore fallisce il suo tiro. Oltre a creare un affascinante collage di immagini (i videogiochi sono proiettati sul muro), l’installazione si traduce in un caotico mix di bleeps sonori prodotti dai vari Atari e Nintendo presenti nello spazio.