Questa primavera la Barbican Art Gallery di Londra presenterà al pubblico un evento imperdibile che riunirà in un sol colpo tre grandi figure dell’arte contemporanea internazionale, vale a dire Laurie Anderson, Trisha Brown e Gordon Matta-Clark, veri e propri pionieri della Downtown Scene della New York del 1970. L’evento, in visione dal 2 marzo fino al 22 maggio 2011 rappresenta un’importante piattaforma che permetterà al pubblico di esaminare gli approcci sperimentali e spesso arditi, adottati da queste tre figure di spicco della scena artistica di Manhattan.
Performance artist e musicista Laurie Anderson, coreografa Trisha Brown ed artista visivo Gordon Matta-Clark, i tre erano amici e partecipanti attivi all’interno della comunità artistica di New York ma anche tre artisti estremamente malleabili, in grado di passare in modo fluido da una tecnica all’altra, adottando seminali soluzioni di continuità. La mostra, curata da Lydia Yee, riunisce circa 160 opere di Anderson, Brown e Matta-Clark, molte rare ed alcune presentate per la prima volta fuori dai confini della Grande Mela. Tra sculture, disegni, fotografie, film, spettacoli dal vivo, opere mixed media, poster, e altra documentazione, la mostra si concentra sulle intersezioni tra le varie pratiche ed esplora le urgenze reciproche degli artisti, la loro connessione con l’ambiente urbano ed il loro impegno nel processo creativo e nella sperimentazione. New York City ha inciso in maniera determinante all’interno dello sviluppo creativo di Anderson, Brown e Matta-Clark. Sull’orlo del fallimento economico nel 1970, e di fronte alla scomparsa delle industrie manifatturiere, la città si stava trasformando in un centro contraddistinto da disoccupazione e di illegalità.
Alla ricerca di grandi spazi a poco prezzo, gli artisti hanno risposto con la conversione di edifici abbandonati in studi. Questi artisti hanno cercato di prendere le distanze dai movimenti artistici dominanti degli anni 1960 come Pop Art e Minimalismo. Anderson, Brown e Matta-Clark hanno per primi tentato di allontanarsi dal consueto contesto della galleria d’arte ed hanno usato la città come ambientazione suprema per il loro lavoro. Le loro Performances ha avuto luogo nelle strade, sui tetti degli edifici e negli studi d’artista del centro di New York. Molte delle loro opere saranno presenti alla Barbican, se vi trovate da quelle parti fateci un salto, ne vale la pena.