Dopo i crolli di Pompei, un altro inestimabile bene facente parte del vasto patrimonio culturale italiano potrebbe essere esposto ad un serio pericolo. Stiamo parlando nientemeno che del David di Michelangelo, scultura che attira ogni anno centinaia di migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo e che attualmente è conservata all’interno della Galleria dell’Accademia di Firenze. La notizia, apparsa in sordina sui quotidiani nazionali, arriva dritta dritta dal Telegraph di Londra ma è in questi ultimi giorni rimbalzata in ogni parte del globo.
Partiamo quindi dal principio di questa spaventevole vicenda. Le autorità fiorentine hanno in questi giorni approvato un progetto ferroviario che dovrebbe partire durante la prossima estate. Il progetto prevede lo sviluppo della linea dell’Alta Velocità ed ovviamente si darà inizio a numerosi scavi per realizzare alcuni tunnel che consentiranno in seguito un fluire ancor più rapido dei TAV. Inutile aggiungere che per quanto riguarda le linee regionali e metropolitane le ferrovie offrono un servizio assai criticabile. Comunque sia, questi scavi costeranno circa 1.6 miliardi di euro ma a questa cifra potrebbe aggiungersene un’altra ben più alta. Gli scavi saranno infatti condotti a soli 600 metri di distanza dalla Galleria dell’Accademia e, secondo alcune analisi scientifiche durate oltre un anno e condotte dall’architetto Fernando De Simone, le vibrazioni potrebbero causare danni irreparabili al David, fino a causarne l’irreparabile crollo.
Secondo De Simone (che ha già consegnato i suoi studi alla Regione Toscana e al Comune di Firenze), il David di Michelangelo dovrebbe essere trasferito in un’altra sede, per evitare appunto la tragedia. Ciò significa che anche la Galleria dell’Accademia sarà esposta a numerosi rischi che potrebbero portare a cedimenti strutturali. Insomma la scellerata gestione della nostra cultura potrebbe andar molto peggio di quanto è successo sin ora. Speriamo solo che almeno il David si salvi.