Abbandoniamo per un poco le polemiche legate al tanto chiacchierato Padiglione Italia di Vittorio Sgarbi e focalizziamo la nostra attenzione su quello che succederà a questa Biennale di Venezia edizione 2011. Gli Stati Uniti, per mezzo di Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla, esporranno nel loro padiglione qualcosa di veramente bizzarro. Se per molti la Biennale è una vera e propria competizione, per Allora e Calzadilla l’agonismo è ancor più tangibile visto che i due collaboreranno con un gruppo di atleti delle nazionale statunitense.
I ginnasti si esibiranno in tre distinte performances anche se il padiglione U.S.A. sarà animato anche da sculture, opere video ed installazioni sonore. L’obiettivo di Allora e Calzadilla è quello di usare la simbologia delle olimpiadi e delle altre competizioni sportive internazionali, trasformandola in una nuova ed entusiasmante forma artistica. Staremo a vedere come i due riusciranno a far questo senza trasformare tutto in un baraccone circense, per ora siamo fiduciosi. Brutte notizie invece dalle parti della Bulgaria, visto che la gloriosa nazione non riuscirà ad essere presente alla prossima edizione della prestigiosa manifestazione. Tutti i problemi derivano dalla ormai cronica mancanza di fondi. Anche nel 2009 la Bulgaria non partecipò per lo stesso motivo mentre nel 2007 fu salvata da alcuni provvidenziali aiuti dell’UNESCO. Secondo Maria Vassileva, direttrice della Sofia Art Gallery, l’assenza della Bulgaria è da attribuirsi ad una mancanza di interesse da parte del governo per quanto riguarda i finanziamenti statali all’arte contemporanea.
Altra storia per la Croazia che invece non ha nessuna intenzione di glissare la Biennale 2011. La notizia arriva però dal meccanismo con cui la nazione ha deciso di partecipare alla prestigiosa manifestazione. La Croazia ha infatti chiamato il collettivo curatoriale What, How and for Whom alla direzione del padiglione nazionale. Questa chiamata diretta ha praticamente scavalcato il normale iter croato che prevede solitamente un open call ma è inutile parlare di queste cose in Italia, qui le nomine per chiamata diretta sono una vera e propria consuetudine.
Immagine: Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla, opera esposta alla Biennale di Venezia del 2005