Sembrava un banale intervento di routine, quelli che costringono ogni tanto i siti internet con tanti contenuti a fermarsi per aggiornare un software obsoleto o quanto alto. Dopo un paio di giorni di silenzio però, l’immobilità delle speed news di Exibart ci ha fatto pensare a qualcosa di serio. Ebbene dietro quel breve comunicato che addossava le colpe ad un non specificato problema tecnico si nasconde qualcosa di ben più grave, una vera e propria tragedia che rischia di minare le basi dell’informazione artistica su internet. Nel ribadire la nostra solidarietà, vi forniamo il comunicato che in queste ore sta girando su Facebook:
Exibart, testata d’arte tra le più popolari in Italia, ha licenziato nei giorni scorsi sia il direttore editoriale Massimiliano Tonelli, sia il direttore responsabile Giovanni Sighele, entrambi fondatori – alla fine degli anni novanta- di un vero e proprio caso dell’editoria culturale italiana degli ultimi anni. “Exibart è un organismo scaturito da oltre dieci anni di massacrante lavoro” afferma Massimiliano Tonelli. “Il dispiacere per scelte immotivate, scellerate e dannose per la testata non è tanto personale, quanto per un intero settore culturale ed economico del nostro paese. Da oggi il mondo dell’arte italiano non avrà più il suo megafono, la sua piazza, il suo punto di riferimento aperto a tutte le voci. Niente paura”, conclude Tonelli “sono già a lavoro per fondarne un altro ancor più efficace, ancor più ficcante, ancor più vivace, impeccabile e… antipatico! Nel più breve tempo possibile e con l’aiuto di tutti coloro che mi hanno sempre seguito, sostenuto e stimato”.
Fondato nel 1996 da Giovanni Sighele e diretto dal 1999 da Massimiliano Tonelli, Exibart è la più diffusa, popolare, capillare testata d’arte in Italia, come accessi la seconda al mondo. Exibart ha avuto il merito, durante tutto il corso degli Anni Zero, di cambiare il linguaggio in un settore allora imbalsamato come quello dell’arte. Il pionieristico sito web, lanciato nel 1996, è stato seguito dal periodico cartaceo nel 2002, una novità dirompente che ha fondato il concetto stesso di freepress culturale e che vanta a tutt’oggi decine di tentativi di imitazione in tutta Italia.
Nel 2007 è arrivata poi la tv web, ad oggi in Italia l’unica importante emittente televisiva digitale per l’arte, capace di eguagliare, per contenuti, tempestività e qualità, la grandi web tv internazionali. Sempre centrata, poi, la presa sulle novità tecnologiche: primi sul wap all’epoca del wap e primi sull’iPhone appena arrivato l’iPhone con una app scaricata da migliaia di utenti. 30mila i visitatori quotidiani al sito, 60mila le copie stampate della rivista cartacea, 55mila gli iscritti alle mailing list: una storia editoriale di successo interrotta senza alcuna reale motivazione.
perconoscenza 8 Febbraio 2012 il 16:38
http://www.artribune.com/wp-content/uploads/2012/01/ordinanza.pdf
Il Tribunale di Roma,
in persona del Giudice dott.ssa Muscolo, ha pronunciato la seguente ordinanza
pubblicata il 5.I.2012: 1- Inibisce a Artribune e a Massimiliano Tonelli ogni
diffusione di notizie e apprezzamenti sull’attività di Exibart idonei a determinarne
il discredito; 2- Inibisce a Artribune e a Massimiliano Tonelli atti compiuti con
qualsiasi mezzo idonei a creare confusione, anche per associazione, con le
attività di Exibart; 3- ordina la pubblicazione sul sito della medesima Artribune e
sulle riviste specializzate FlashArt e Il Giornale dell’Arte; 4- fissa una sanzione
pecuniaria pari a euro 1000 per ogni giorno di ritardo nella esecuzione della
presente ordinanza a far data dalla sua comunicazione alle parti resistenti; 5-
compensa integralmente tra le parti le spese di lite; 6- manda alla cancelleria per
le prescritte comunicazioni