Dopo il grande successo ottenuto alla New York Film Academy, la mostra La Fotografia e il Neorealismo in Italia 1945 – 1965, sta riscuotendo un analogo consenso a Fermo nelle Marche come ha sottolineato anche il Presidente del CRAF Renzo Francesconi. Inoltre, dall’ 12 marzo e fino al 25 aprile, la mostra sarà visitabile presso il Museo di Roma in Trastevere e giovedì 14 aprile 2011 alle ore 17.00 avrà luogo un convegno incentrato su queste tematiche con la partecipazione del direttore della Rivista Reflex, Giulio Forti, di Gianfranco Arciero per Fotocultura, dei fotografi Piergiorgio Branzi e Claudio Marcozzi e del curatore della mostra Walter Liva.
Alcuni dei temi che sottintendono questa iniziativa espositiva che, nei fatti, si sta rivelando come tra le mostre di fotografie più interessanti dell’ultima stagione, sono stati dibattuti già a Fermo e a Montegranaro nelle Marche in due convegni pubblici con una straordinaria partecipazione di pubblico.
Dopo Roma, la mostra sarà ospitata a San Vito al Tagliamento per il pubblico friulano per poi trasferirsi a San Pietroburgo quindi a Niznyi Novgorod quale mostra ufficiale del Governo Italiano per l’anno della Cultura e della Lingua Italiana in Russia e della Cultura e della Lingua Russa in Italia. La Fotografia e il Neorealismo in Italia 1945 – 1965 propone 130 vintages provenienti dall’archivio del CRAF, ed è dedicata alla fotografia italiana tra il 1945 e i primi anni ’60, quando l’apparizione di Mario Giacomelli introdusse prepotentemente un nuovo linguaggio figurativo e presenta un’ampia introduzione dedicata a Luigi Crocenzi, comprensiva dei fotoracconti originali realizzati per Il Politecnico (1946 – 1947), delle fotografie inedite del 1947 che ritraggono le borgate romane, nonché delle istantanee tratte da Conversazione in Sicilia (1950).
Segue la parte dedicata alla fotografia italiana degli anni ’50 (il Gruppo Misa di Senigallia di Giuseppe Cavalli, Piergiorgio Branzi, Giuseppe Moder, Alfredo Camisa, Vincenzo Balocchi, Alessandro Novaro, Paolo Bocci) e le immagini degli autori appartenuti al Centro per la Cultura nella Fotografia (CCF) di Fermo fondato da Crocenzi: Antonio Maccaferri, Giovanni Massara, Dino Bruzzone, Alfonso Modenesi, Giuseppe Alario, Romano Folicaldi, e inoltre Gabriele De Cinque, Frank Franzi, James Altimani, Toni Nicolini, quindi l’ampia serie dedicata al Gruppo Friulano per una Nuova Fotografia di Spilimbergo (Gianni e Giuliano Borghesan, Aldo Beltrame, Italo Zannier, Carlo Bevilacqua, Fulvio Roiter, Toni Del Tin, Giuseppe Bruno e quindi Gianni Berengo Gardin, Nino Migliori, Luciano Ferri) per concludere il racconto visivo con Mario Giacomelli il cui nuovo linguaggio mostrava una riflessione sull’opera di Burri e suggestioni dalla grande poesia contemporanea italiana. Infine, un nucleo di ritratti: di John Phillips i fratelli Visconti e Antonioni (e sono presentate anche alcune fotografie realizzate dallo stesso grande regista italiano sul set di Blow Up), di Lanfranco Colombo il Premio Nobel per la letteratura Eugenio Montale insieme a Luigi Crocenzi, mentre lo stesso Crocenzi a sua volta fece il ritratto di Elio Vittorini. Paolo Gasparini ritrasse Paul Strand e Giuliano Borghesan fotografò il Gruppo Friulano per una Nuova Fotografia con alcuni amici.