In questi giorni Marina Abramovic ha vinto un’importante battaglia legale che durava da oramai due anni. La vicenda iniziò quando il film maker francese Pierre Coulibeuf due film The Star (1998) e Balkan Baroque (1998), traendo gran parte del materiale dalla performance Biography di Marina Abramovic del 1992 e da altre performance dell’artista eseguite fino al 1995.
Ovviamente Cooulibeuf spacciò sin da subito le pellicole come opere da lui dirette, con Marina Abramovic nel ruolo di attrice. L’artista però non si è mai sentita rappresentata da quei films ed ha anzi più volte affermato di non approvare “due films che danneggiano l’integrità del mio lavoro“. Al celebre magazine The Art Newspaper, Marina Abramovic ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Coulibeuf si è autoproclamato artista, omettendo di precisare che i suoi films sono tratti dalle mie opere. Egli ha sempre definito i suoi films come delle sue opere d’arte”. La corte ha fissato un risarcimento complessivo di 75.000 euro che Coulibeuf dovrà versare alla celebre regina della performance art. Ecco quel che succede a spacciarsi artisti con le opere degli altri.