Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea presenta negli spazi della galleria di Milano la seconda personale di Daniel Canogar (in visione dal 24 marzo all’11 maggio 2011). Le opere più recenti dell’artista madrileno sono realizzate attraverso l’uso di materiali elettronici di scarto: cavi di computer colorati, cavi telefonici ed elettrici, lampadine fuse, vecchie slot machines, e altro ancora. Canogar si propone di rianimare oggetti tecnologici dismessi, esplorando la breve aspettativa di vita delle tecnologie che definiscono la nostra moderna esistenza. In questa mostra la galleria presenta alcuni lavori delle serie Spin e l’opera Dial M for Murder, formidabili installazioni luminose che riescono a modificare la percezione dello spazio da parte dello spettatore, catturandone l’attenzione.
In Spin (2010), Canogar, partendo dall’utilizzo di 100 DVD scartati, ne ha copiato il contenuto per poi ri-proiettarlo sulle loro superfici, rivelando in questo modo le immagini intrappolate all’interno dei dischi. Si scopre così che la proiezione è una raccolta di numerosi film e racconti umani che “sfarfallano” sull’estensione frammentata della parete. Grazie alla natura specchiante delle superfici dei DVD le proiezioni si riflettono nuovamente sul muro opposto, dando vita ad un doppione astratto del film. Infine, la stratificazione delle diverse tracce audio dei dischi crea una cacofonia acustica che aumenta e diminuisce durante tutta la durata del video.Appartenenti alla medesima serie, quattro Single Spin (2011) e Cosmos (2011) sono sculture video sempre realizzate con DVD che proiettano videoclip sui muri della galleria e sul soffitto. Completa l’esposizione l’opera Dial M for Murder (2009), in cui il nastro estratto da una cassetta VHS dell’omonimo film di Alfred Hitchcock viene esteso nella sala, formando un reticolo di linee intrecciate, sulle quali è proiettata un’animazione video della durata di 3.30 minuti. Incorporando tecnologie media obsolete, Canogar tenta quindi di ricostruire il preciso ritratto di una società e di un’epoca governate dall’uso quotidiano della tecnologia e dagli scarti che da essa ne derivano.
Daniel Canogar è nato nel 1964 a Madrid, dove vive e lavora. Nel 1990 ha conseguito un master specialistico in fotografia presso la New York University e l’International Centre of Photography. Tra le numerose installazioni pubbliche realizzate dall’artista si possono annoverare Constelaciones, il più grande foto-mosaico d’Europa realizzato su due ponti pedonali che attraversano il fiume Manzanares a Madrid, e quella commissionata dall’American Museum of Natural History di New York: una monumentale installazione che simula visualmente gli impulsi sinaptici del cervello umano.