“Due Festival del cinema sono troppi” questa l’opinione del nuovo Ministro dei Beni culturali Gian Carlo Galan che ha da poco sostituito Sandro “San Bonario” Bondi. Ovviamente Galan si riferisce alle due kermesse di Venezia e Roma ed è altrettanto ovvio che tra le due, la più antica e prestigiosa è quella che si tiene nella città lagunare.
Del resto il Festival del cinema di Roma, fortemente voluto da Veltroni, non è mai riuscito a decollare pienamente. Le affermazioni di Galan hanno però scatenato un piccolo putiferio, sollevando le proteste del sindaco Gianni Alemanno e di un folto drappello di attori tra cui Giulio Scarpati. Molti si sono scagliati contro il Festival di Venezia per i 7 milioni di fondi ricevuti contro i “soli” 230 mila euro assegnati a Roma. La kermesse romana è però una vera e propria copia di quella veneziana con pellicole decisamente discutibili. Il Festival di Roma con il suo improponibile red carpet rassomiglia a quelle fiere di paese dove sovente si organizzano le aste del bestiame.
Sarebbe stato bello vedere un festival con una presenza più solida di film indipendenti e sperimentali, insomma un’alternativa seria al mainstream. Ma Tutto questo non è stato mai nemmeno pensato ed allora a nulla serve una brutta copia del Festival del Cinema di Venezia dislocata a Roma. Meglio sarebbe utilizzare i 230 mila euro per attività artistiche e culturali provenienti dal territorio, piuttosto che ospitare George Clooney e la Canalis all’Hilton.