Grossi guai per la Sagrada Familia di Barcellona. L’eterna edificazione della basilica, e recentemente consacrata da papa Benedetto XVI il 7 novembre 2010 è rimasta vittima di un incendio doloso che ha distrutto parte di questo gioiello frutto della geniale mente dell’eccentrico architetto Antoni Gaudí.
Lo scorso martedì 19 aprile, un uomo di 55 anni, che secondo alcuni testimoni farebbe parte della parrocchia, si è introdotto all’interno dell’edificio ed ha spruzzato liquido infiammabile nella sagrestia, dando poi fuoco agli abiti talari che si trovavano all’interno. Un gruppo di turisti ha lanciato quindi l’allarme dopo aver notato fuoco e fiamme uscire dalla sagrestia. Il personale di emergenza è intervenuto subito, evacuando i circa 1.500 turisti che si trovavano all’interno della Basilica. I visitatori sono rimasti illesi, solamente una persona è stata portata via dai paramedici per intossicazione da fumo. Questo folle atto ha praticamente distrutto la sagrestia e la cripta (vale a dire una delle parti dell’edificio completate mentre Gaudì era ancora in vita) è stata severamente danneggiata dalle fiamme. Quello di martedì scorso non è il primo atto doloso perpetrato ai danni Sagrada Familia. Nel 1936 infatti, un gruppo di anarchici si introdusse all’interno dell’edificio bruciando gran parte dei modelli e dei disegni originali prodotti da Gaudì. Ciò significa che l’edificazione della Basilica è andata avanti seguendo anche le regole del caso. In questi giorni sapremo se l’incendio di martedì avrà delle ripercussioni sull’andamento dei lavori che sembrano pressoché eterni. Dopo la visita di Benedetto XVI le istituzioni governative hanno deciso di velocizzare il tutto e si pensa che la Basilica sarà completata nel 2026.
Va detto però che gli architetti impegnati nel progetto non hanno mai fornito una data precisa. Per ora le visite alla Basilica sono state sospese, le autorità hanno confermato che i “cancelli” saranno riaperti subito dopo Pasqua. Certo è che con tutte queste sventure la Sagrada Familia dovrebbe essere spostata a Lourdes.