Sergio Limonta inaugura il 26 aprile con GRAVITY ONE_fleeting vision, un ciclo di interventi sparsi all’interno della programmazione di O’, dedicati al suono e alla sua forma più fisica, attraversando la scultura e l’architettura utilizzando diversi strumenti analogici. GRAVITY ONE_fleeting vision è una composizione sonora. E’ un’installazione che attraverso trenta giradischi, sessanta altoparlanti di varie misure con rispettive cablature e un impianto elettrico che consente l’avvio simultaneo di tutti gli apparecchi, non è altro che l’insieme degli strumenti essenziali al suo funzionamento. Alcuni giradischi eseguono senza interruzione di continuità un lato del proprio vinile, altri sono attrezzati per riprodurre vinili modificati.
Grazie all’impiego di magneti ed altri accorgimenti, le sonorità di questi vinili sono intervallate da scratch, salti e tonfi prodotti da movimenti sussultori dei braccetti dei giradischi. Questo disordine di suoni viene prodotto secondo schemi in parte controllati e genera nuove sonorità che, accuratamente accordate dall’artista al ritmo dei giradischi e al suono dei vinili, restituiscono nell’insieme una risultanza armonica. Il nome del progetto, GRAVITY ONE_ fleeting vision nasce dalla la fusione dei titoli di un brano di musica tecno degli anni novanta “Gravity one” e un brano per pianoforte di Prokofiev, entrambi parte dei trenta vinili che compongono l’installazione. Oltre a questi, anche una raccolta di opere di Mozart, basi ritmiche da discoteca degli anni ottanta e novanta, brani audio campione senza editore e mai commercializzati,una raccola di successi di Maria Callas. La stessa sera, martedì 26 aprile, a Viafarini in via Carlo Farini 35, anteprima del video di Claudia Losi “Les Funerailles de la Baleine”.
O’ e’ un organizzazione non profit per la promozione delle ricerche artistiche, fondata nel maggio 2001 da Sara Serighelli e Angelo Colombo con il nome di O’artoteca (O’ dal 2008). Si trova nel quartiere Isola di Milano e la sua attività si articola in un ampio spazio espositivo, un’area di consultazione e archivio, e un laboratorio esterno, L.A.B.-LaboratorioArtibovisa, per la produzione legata alla fotografia e alla stampa. Sviluppa progetti espositivi incontri e dibattiti, performance, concerti, lectures, pubblicazioni, e’ un luogo in cui gli artisti possono sperimentare, verificare e misurarsi con il proprio lavoro.