Come ben ricorderete Globartmag ha ampiamente trattato il fenomeno Vip Art Fair, prima fiera dell’arte contemporanea interamente sviluppata ed inaugurata sulla piattaforma internet. Ebbene questo primo grande tentativo di spostare il mercato dell’arte su un luogo virtuale (ma con compravendite reali) ha raccolto pareri contrastanti tanto da indurre gli organizzatori a rimborsare le gallerie partecipanti con cospicuo sconto sulla prossima edizione della fiera.
Ovviamente si tratta dei primi passi verso un mondo ancora tutto da scoprire ed è innegabile che, con le dovute cautele, tutti i grandi dealers del mondo guardano al trasbordo su internet del mercato dell’arte come una possibile gallina dalle uova d’oro. Inutile aggiungere quindi che molti attori del mercato stanno attualmente progettando la loro ipotetica conquista del web. Per adesso uno di quelli che ha materialmente già iniziato l’ardua impresa è Alexander Gilkes, vale a dire il direttore del marketing della celebre casa d’aste Phillips de Pury. Notando questo grande fermento generatosi attorno al fenomeno internet in relazione all’arte contemporanea, Gilkes ha pensato di costruirsi una piattaforma che verrà ufficialmente inaugurata il prossimo 8 giugno, anche se già dal 18 maggio sarà online. Il nome di questo nuovo sito è Paddle 8 ed è il risultato di un lungo brainstorming tra illustri analisti di mercato, dealers, curatori ed altri addetti del settore. Tra di loro c’è anche l’art advisor e curatore Hikari Yokoyama e il brand di design Tender che ha praticamente fatto rivivere il sito web del MoMa di New York.
Paddle 8 è una vera e propria galleria virtuale con un solido impianto per l’e-commerce. Il progetto prevede la rotazione di curatori che di volta in volta saranno chiamati ad organizzare mostre a tema. Certo la galleria virtuale non è propriamente una vera novità, già da tempo infatti molti piccoli dealers privati si sono mossi in tal senso. Paddle 8 è però una galleria studiata nei minimi dettagli, pronta per combattere insomma. Ora bisognerà aspettare la risposta di pubblico e collezionismo. Noi comunque siamo sempre tifosi della mostra vecchio stile in galleria, per testare la fisicità delle opere in mostra ma anche per gustare un bel bicchiere di vino, difficilmente riproducibile nel mondo virtuale.