Siamo ancora qui a parlare di Ai Weiwei, questo perché alcune agenzie di stampa hanno malauguratamente reso note alcune indiscrezioni sulle condizioni del coraggioso artista cinese. Sembrerebbe infatti che un reporter “pentito” dell’agenzia cinese Xinhua (controllata dallo stato) abbia rilasciato a ChinaAid alcune dichiarazioni sul caso Weiwei e non si tratta di notizie confortanti.
Secondo il fantomatico reporter, che ha usato il nome fittizio di Rong Shoujing, il capo della pubblica sicurezza di Pechino( vale a dire Fu Zhenghua) avrebbe fatto vedere a Weiwei un video con le torture inflitte al dissidente Gao Zhisheng , in seguito Zhenghua avrebbe emanato l’ordine di infliggere a Weiwei le stesse torture. Sempre secondo il reporter, il noto artista potrebbe essere stato sottoposto a numerose torture tra cui l’inserimento di elettrodi all’interno dell’ano, la stessa sorte di Zhisheng. Dopo numerosi giorni di questo orribile trattamento, Ai Weiwei avrebbe inevitabilmente accettato di firmare una confessione, ammettendo di essere un evasore fiscale. La stessa ChinaAid ha però declinato ogni responsabilità circa la veridicità delle notizie, ma se l’intera storia fosse vera si tratterebbe di un vero e proprio abominio.
L’articolo di ChinAid contiene inoltre un resoconto dettagliato dell’attivismo di Ai Weiwei ed è noto che con le sue numerose proteste l’artista ha fatto infuriare non pochi esponenti del governo cinese. Questa volta quindi la ritorsione nei confronti dell’artista è partita dai vertici dello stato. Vere o non vere, queste circostanze gettano una luce oscura sull’intera vicenda e visto che da più di un mese ormai non si hanno più notizie dell’artista, è lecito pensare che la polizia cinese stia compiendo le peggiori nefandezze. Nel frattempo Anish Kapoor ha dedicato la sua gigantesca opera Leviathan (attualmente in visione al Gran Palais di Parigi) all’artista cinese: “Va fatto qualcosa per Ai Weiwei, i musei ad esempio dovrebbero organizzare una giornata di sciopero per protestare contro questa insulsa vicenda. Dobbiamo incitare tutto ciò e dobbiamo liberare Ai Weiwei” ha dichiarato Kapoor e noi di Globartmag non possiamo che unirci alle sue parole. FREE AI WEIWEI NOW!