Buttafuori è una sit-com italiana. La trovate su flop tv in brevi spezzoni di pochi minuti. In verità è stata anche trasmessa in prima visione TV nell’estate del 2006 su Rai 3 in otto puntate di trenta minuti ciascuna, passando quasi inosservata.
La serie è prodotta dalla Wilder per il Nucleo produttivo satira di Raitre. Ne è stata realizzata una sola stagione. Leggo che la messa in onda di cui non mi sono mai accorto era in prima tv per 8 venerdì dalle ore 20.30 alle ore 21.00, fascia oraria che in quel periodo, dal lunedì al giovedì, era occupata dalla prima stagione di Un posto al sole d’estate. Quindi frequentata da tutt’altro fruitore, per dirla breve fascia oraria, comunicazione e programmazione di un prodotto rivolto a me che mi hanno “mancato” completamente come target. Infatti non mi è arrivata.
Dopo tempo mi accorgo di loro su flop tv, dove bazzico andando a cercare le sit di Maccio e altre programmazioni ironiche comiche o sarcastiche.
La trama è molto semplice. Cianca e Sergio, detto Sergej lavorano come buttafuori alla discoteca “Ufo”. Valerio Mastandrea e Marco Giallini protagonisti della serie tengono praticamente quasi da soli le redini dell’intera sit, riempiendola di facce, di gag e di dialoghi surreali. Tutto avviene sempre e solo davanti all’ingresso della discoteca.
La sceneggiatura è di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo, per la regia di Ciarrapico, in pratica gli stessi sceneggiatori di Boris. Si riesce qui a far vivere con pochissimo una situazione umoristica paradossale sempre frizzante, a volte soltanto coi dialoghi. Si tratta di una sit girata usando soltanto il “piano sequenza”, cioè con scene a camera fissa e in un’unica ripresa, il cosso è basto. Tutto è ambientato perlopiù davanti all’ingresso della porta dell’UFO. A mio avviso è imperdibile.