Francesca Woodman Photographs 1977/1981 a cura di Giuseppe Casetti inaugura il 23 maggio alla libreria-galleria il museo del louvre di Roma. Fotografie, disegni, carteggi privati, materiale inedito di una delle artiste più precoci dell’arte contemporanea. Francesca Woodman ha maturato fulmineamente la sua carriera artistica negli anni settanta, tra i 13 e i 22 anni.
Giuseppe Casetti, curatore della prima personale di Francesca Woodman nel 1978 presso la libreria Maldoror, dopo più di trent’anni le rende omaggio con una mostra che anticipa la grande retrospettiva dell’artista presso il MoMA di San Francisco nel 2011 e il Guggenheim di New York nel 2012. Francesca Woodman ha vissuto a Roma tra il 1977 e il 1978. In questo periodo ha frequentato assiduamente la libreria Maldoror, dove ha esposto per la prima volta le sue fotografie e dove ha conosciuto altri giovani artisti con i quali ha stretto importanti amicizie. Per la prima volta, alla mostra Francesca Woodman Photographs 1977/1981, saranno esposte, non solo le fotografie ma anche le carte, i segni, le parole e le riflessioni di un percorso creativo che ha portato alla realizzazione di alcuni dei capolavori fotografici della Woodman, tracce che Francesca ha lasciato ai suoi amici romani di Maldoror.
Le fotografie con interventi grafici dell’artista considerate opere uniche della collezione Casetti: Angelo per Cristiano, Al contrario, Riso e ricotta. La famosa serie del guanto realizzata al bar Fassi di Roma nel 1978; gli inviti della prima mostra della Woodman, realizzati con provini a contatto originali, tre disegni di grande formato, la corrispondenza privata con i suoi amici romani, lettere blueprint, biglietti autografi, cartoline, messaggi cifrati, rebus e poi ancora riflessioni scritte dall’artista sui processi creativi, idee per gli allestimenti, notizie sulle tecniche di stampa e la ricerca di soggetti e spazi per le sue fotografie. Sarà possibile avvicinarsi all’atmosfera culturale che ha fatto da humus all’opera di Francesca Woodman, le letture, le immagini e le persone che hanno influenzato profondamente le sue scelte estetiche.
Inoltre, dal 23 e fino al 29 maggio, nello spazio espositivo Opera Unica in via della Reginella 26, Sabina Mirri presenterà con caffè con panna: quattro acrilici su carta, un omaggio a Francesca Woodman che la pittrice romana ha realizzato rivisitando le fotografie della serie del Guanto che le vede ritratte insieme al bar Fassi di Roma nel 1978. In occasione della mostra sarà pubblicato il volume Francesca Woodman Photographs 1977-1981 di Giuseppe Casetti e Francesco Stocchi edito da AGMA, un racconto visivo che, per la prima volta si allontana, nella forma e nel contenuto dall’indagine sull’opera fotografica dell’artista per scoprire tra le parole e i segni, le tracce di un’ esperienza artistica d’eccezione. Un giorno è venuta da me, mi ha dato una scatola di tela grigia e ha detto: “Io sono una fotografa”. Ho aperto la scatola e sono rimasto sedotto. Era la prima volta che vedevo le sue fotografie. Ero disorientato dal cortocircuito tra l’apparenza adolescenziale e la forza di quelle immagini. Non riuscivo a credere che dietro quel suo aspetto di ragazzina si celasse una donna di un’energia tanto forte. È stata una meraviglia e una gioia: davanti a me avevo una grande artista. Mi ha detto: “Se vuoi puoi occuparti di questa scatola grigia”. Così nel 1978 ho organizzato la prima mostra di Francesca Woodman alla libreria Maldoror. Giuseppe (Cristiano) Casetti