Una casa che brucia è un bel problema ed è noto che nel momento della fuga non si ha il momento di fermarsi a riflettere, bisogna agire, scappare, salvare le persone care. Molti però hanno perfino il tempo di salvare dalle fiamme qualche oggetto prezioso o semplicemente qualche caro ricordo. Ebbene, forse traendo ispirazione dalla grande song dei Talking Heads dal titolo Burning Down the House o forse per puro spirito dissacratorio è ultimamente nata una nuova piattaforma web dal titolo The Burning House, come ci fanno notare i nostri cugini d’oltreoceano di Hyperallergic.
La domanda che il fantasioso blog The Burning House rivolge ai fotografi che animano le sue pagine è assai diretta quanto spiazzante: “Se la tua casa stesse bruciando, cosa porteresti con te? Si tratta di un conflitto tra il materiale ed il sentimentale. Quello che porti con te riflette i tuoi interessi, il tuo passato e le tue priorità”.
Come avrete ben capito il meccanismo è semplice, ogni fotografo raccoglie all’interno di un’immagine, un breve compendio di cose che rappresentano le sue priorità. Dobbiamo dire che le fotografie presenti fino ad ora sul blog sono realmente affascinanti e se riuscite a non pensare troppo alla drammaticità del pretesto, The Burning House si rivela un esperimento artistico-antropologico incredibilmente interessante e permette davvero di entrare nell’animo altrui nel breve lasso di un fotogramma.
Questo esperimento inoltre può aiutarci a comprendere il complicato e profondo rapporto che ognuno di noi ha con gli oggetti che lo circondano. Ecco quindi che navigando tra le pagine del sito c’è chi salverebbe un iPhone, un anello ed un mazzo di tarocchi, altri invece strapperebbero dalle fiamme una macchina fotografica, un paio di mocassini ed una noce di cocco rotta con la propria testa. Insomma di oggetti strani e di oggetti della memoria ve ne sono tanti da vedere, le fotografie poi sono veramente belle. Voi a proposito, cosa salvereste?