L’IILA (Istituto Italo-Latino Americano), Organismo Internazionale, dal 1972 invitato dalla Biennale di Venezia, organizza il proprio Padiglione dedicato all’America Latina. Per questa 54. Esposizione Internazionale d’Arte l’IILA presenta una mostra che propone per la prima volta un progetto sulla cultura dell’intera America Latina, attraverso lo sguardo di artisti provenienti da tutto il Continente.
Il Padiglione America Latina – IILA sarà allestito presso l’Isolotto, all’interno dell’Arsenale. Per questa edizione de La Biennale di Venezia, l’Istituto Italo-Latino Americano, accanto al commissario Patricia Rivadeneira, Segretario Culturale dell’IILA, ha scelto di invitare come curatore del Padiglione Alfons Hug, tra i massimi esperti di arte latinoamericana, già curatore della Bienal de São Paulo (2002 e 2004) e della Bienal del Fin del Mundo di Ushuaia (2009), attuale direttore del Goethe-Institut di Río de Janeiro, partner istituzionale di questa mostra. L’esposizione si intitola “Entre Siempre y Jamás” (Fra Sempre e Mai), citazione di una poesia dello scrittore uruguayano Mario Benedetti, ed è dedicata al Bicentenario dell’Indipendenza latinoamericana. Il progetto si sviluppa recuperando il concetto di Indipendenza e il significato delle sue influenze socio-culturali ed articolando, attraverso l’Arte, gli echi temporali e locali che ne derivano. Gli artisti invitati hanno esplorato l’America Latina in lungo e in largo; hanno visitato megalopoli e città piccole nell’entroterra dei vari Paesi, luoghi legati fortemente al passato e metropoli moderne che hanno cancellato le ultime vestigia della storia. Di fatto, hanno esplorato i 200 anni dell’Indipendenza dell’America Latina e il suo patrimonio culturale.
Le opere proposte raccontano le decisive trasformazioni in ambito politico, sociale e culturale vissute dagli Stati americani contemporanei. Questi gli artisti invitati a riflettere su queste tematiche: Leticia El Halli Obeid (Argentina), Narda Alvarado (Bolivia), Neville DAlmeida (Brasile), Sebastián Preece (Cile), Gianfranco Foschino (Cile/Italia), Juan Fernando Herrán (Colombia), Sila Chanto (Costa Rica), Reynier Leyva Novo (Cuba), María Rosa Jijón (Ecuador), Walterio Iraheta (El Salvador), Regina José Galindo (Guatemala), Adán Vallecillo (Honduras), Julieta Aranda (Messico), Rolando Castellón (Nicaragua), Humberto Vélez (Panama), Claudia Casarino (Paraguay), Fernando Gutiérrez (Perù), David Pérez Karmadavis (Repubblica Dominicana), Martín Sastre (Uruguay), Alexander Apóstol (Venezuela).
Inoltre, poiché l’IILA tra i suoi fini istituzionali contempla la promozione delle relazioni in ambito culturale fra l’America Latina, l’Italia e l’Europa, sono stati inclusi nel progetto espositivo anche alcuni artisti europei che hanno realizzato le loro opere in America Latina: Alberto de Agostini (Italia), Christine de la Garenne (Germania), Olaf Holzapfel con Teresa, Mirta, Dionisia, Noelia e Luisa Gutiérrez della comunità indigena Wichi (Germania/Argentina), Bjørn Melhus (Norvegia/Germania).