Il 7 giugno 2001 si inaugurava quella che oggi è ricordata come una delle più memorabili edizioni della Biennale di Venezia, quella Platea dell’umanità di Harald Szeeman che si apriva con il Quadro Mondiale, la grande distesa di bandiere dipinte da Marco Neri. Nel decimo anniversario della sua partecipazione alla Biennale, Marco Neri, nella prima mostra personale alla galleria Pack, dà vita ad un tour virtuale attraverso i Giardini della Biennale, in una sorta di rivisitazione critica e sentimentale del proprio passato, presentando 7 dipinti, 5 sculture oltre a 26 collage a rappresentare ciascun padiglione.
Gli edifici , geroglifici-silhouette-bandiere, diventano elementi mistici, sagome in codice binario, cifre grafiche corrispondenti ai connotati di una identità precisa. Ritratti architettonici volti a cogliere la personalità di ciascuna costruizione. Nel realizzarli, la mano dell’artista si piega all’osservanza della specificità strutturale del soggetto. Proprio questa volontà di aderenza al tema – che è non tanto raffigurato quanto indicato simpateticamente, evocato nella sua essenza memoriale – ha portato alla sperimentazione del nastro, alla pratica di una speciale pittura “adesiva”.
Questa mostra è infatti anche una dichiarazione d’amore nei confronti della pittura. Se nelle tele si ripropongono e si rinnovano le variazioni in bianco, nero e grigio, i filamenti e le stesure a mano libera – in cui si saldano concentrazione sulla durata e senso dell’attimo – nelle carte il percorso del pennello è surrogato da un collage fatto di strappi e aderenze subitanee in cui la materia colore trova il suo equivalente nel nastro adesivo. Le stesse sculture, sagome umanoidi senza ossatura, si prestano a essere interpretate come pitture tridimensionali auto-portanti.
La rimarcata presenza del padiglione Italia, nelle intenzioni dell’artista, intende sottolineare la sua attuale sparizione, offrendo una compensazione estetica alla cancellazione del nome che l’edificio ha subito nella realtà: una perdita che, nell’anniversario dell’Unità d’Italia, sembra riflettere il senso di una sopravvenuta incertezza di identità.
Marco Neri è nato a Forlì nel 1968. Tra le sue mostre personali principali ricordiamo: 2010 Underworld, Galleria Alfonso Artiaco, Napoli; 2006, Omissis, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; 2004, Nessun dogma, Galleria Emilio Mazzoli, Modena; 2001, Spazio Aperto, Galleria d’Arte Moderna, Bologna. Tra le collettive: 2008, Quadriennale d’Arte di Roma, 15° edizione, Palazzo delle Esposizioni, Roma; 2001, Platea dell’umanità, 49° Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Giardini di Castello, Venezia; 2000, 51° Premio Michetti, Museo Michetti, Francavilla a mare; 1999, Figuration, Blickle Foundation, Museum Rupertinum, Salisburgo, Austria .
Inaugurazione 7 giugno 2011