Nel 1971 la coreografa americana Trisha Brown concepì una piece epocale destinata ad indagare la natura del movimento oltre che a cambiare la storia della danza contemporanea. Giusto 40 anni fa la grande artista si recò nel quartiere newyorchese di SoHo, bussando alle porte di 12 inquilini a lei sconosciuti e chiedendo loro di poter danzare sul tetto della loro abitazione assieme alla sua compagnia di danza. Con testardaggine e fermezza Trisha Brown riuscì nel suo intento e lo skyline della città si riempì ben presto di misteriose ed affascinanti figure in movimento.
A New York nel weekend tra il 9 ed l’11 giugno, la Trisha Brown Dance Company ha rimesso in piedi l’intero spettacolo, per celebrare il 40esimo anniversario di Roof Piece. Si è trattato di un vero e proprio momento di rottura con l’idea stessa della danza, ridotta a movimenti basici e spartani. Il concetto di Roof Piece è infatti molto semplice, un ballerino posto sul tetto di un edificio attua una sequenza di movimenti tra ondeggi, calci e rotazioni delle braccia. In seguito il ballerino che lo affianca (a debita distanza, sul tetto di un altro palazzo) dona continuità a quei movimenti, in una sorta di passaparola o gioco del telefono senza fili per intenderci.
June 9, 2011: Trisha Brown, Roof Piece, 1971/2011, on and around The High Line from 16 Miles of String on Vimeo.
Le figure che si stagliano sui tetti dei palazzi divengono così dei mezzi di comunicazione che lanciano lontano il loro messaggio. Nella sua immediatezza Roof Piece è senza ombra di dubbio una profonda indagine sull’interazione del corpo all’interno del contesto urbano oltre che una suggestiva performance che attiva la metropoli, estendendo la danza al concetto di ambiente.
Originariamente Trisha Brown dava inizio alle danze e la performance proseguiva quindi come una sorta di improvvisazione strutturata che poteva essere fruita da qualsiasi cittadino-spettatore. Uscire dal consono teatro per donare la danza alla città intera è un concetto che anche ai giorni nostri appare come incredibilmente fresco ed innovativo. Per questo anche Trisha Brown è entrata di diritto nella storia della creatività senza tempo.