Il mondo della Street Art non è certo un mondo facile. Tra azioni notturne, fughe dalla polizia, lotte per mantenere uno stretto anonimato e “guerre” creative tra le diverse crews, bisogna avere nervi saldi ed una tempra d’acciaio se si vuole emergere. Roba da uomini duri direte voi ma in questi ultimi anni anche donne del calibro di Swoon, Miss Van e Toofly (tanto per citare solo alcuni nomi del vasto panorama street al femminile) hanno dimostrato di essere dotate di grande coraggio e grande visione creativa, al pari dei loro colleghi uomini.
Certo negli anni ’70 a New York erano ben poche le donne dedite a questa meravigliosa disciplina artistica. Una di queste è però entrata nella storia . Parliamo di Lady Pink, artista nata in Ecuador nel 1964 e cresciuta a contatto con la spumeggiante rivoluzione graffiti della Grande Mela. La carriera di Lady Pink inizia nel 1979 quando il suo ragazzo, street artist, viene arrestato.
L’artista decide quindi di reprimere quel dolore creando graffiti con il tag del suo compagno. In poco tempo Lady Pink riesce a diventare famosa come l’unica ragazza in grado di competere con i maschietti. Dal 1979 al 1985 l’artista estende i suoi coloratissimi murales e graffiti anche ai treni della metropolitana cittadina e nel 1982 si guadagna di diritto il ruolo di protagonista all’interno del celebre film documentario Wild Style. Mentre ancora frequenta l’ High School of Art and Design di New York, Lady Pink viene chiamata ad esporre in alcune gallerie d’arte, fino alla sua prima mostra personale al Moore College of Art, all’età di 21 anni.
Da li in poi una carriera fatta di grandi successi , passando per mostre al Whitney Museum of American Art, al Metropolitan Museum of Art, al Brooklyn Museum, ed al Groninger Museum. Oggi possiamo affermare senza ombra di dubbio che Lady Pink, grazie al suo coraggio, alla sua creatività ed alla sua determinazione, ha letteralmente aperto la strada ad un esercito di street artists al femminile che non cessa mai di affascinare e stupire per le sue rocambolesche e seminali creazioni.
Micol Di Veroli