“La morte non è nel non poter più comunicare, ma nel non poter più essere compresi” – Pier Paolo Pasolini
Dal testo di Fabrizio Pizzuto: So che è desueto, ma prima della comunicazione vera e propria dell’evento SIC et Simpliciter (Saccheggi Interni Controllati) mi preme soffermarmi un istante soltanto sulla frase in corsivo. Ripensando a quanto ci eravamo appena detti in un preciso giorno con Antonello Bulgini, per poter dar vita all’iniziativa SIC, ricordo che tornai a casa e rammentai questa frase di Pasolini. Andai a cercarla per scriverla uguale nella presentazione del progetto. Rileggendola noi due da soli il pomeriggio poche ore prima dell’inaugurazione del primo evento SIC, che ci crediate o no, provai, sebbene estate, la sensazione del vento che ti attraversa.
Ne parlammo, avevamo provato lo stesso brivido, la frase era diventata viva, forte, sorpassava noi, l’evento, l’intera storia dell’arte, era e rappresentava bene il bisogno di dire. Oggi mi preme sottolineare che ogni iniziativa, sopratutto questa, non è soltanto comunicare, ma fondamentalmente chiedere ascolto, chiedere, tra le righe, la diffusione di un pensiero. SIC pone l’attenzione sull’esigenza di sinergie, il desiderio di scambio e confronto che necessita di molte vie e di un diverso modo di operare.
SIC et Simpliciter (Saccheggi Interni Controllati) è un progetto che comprende una serie di iniziative e di esposizioni in studi di artista. Ci sono delle regole semplici. L’artista ospitante non dovrà esporre se stesso. Le inaugurazioni avverranno alla sera per dar modo a chi lavora di venire anche sul tardi. I lavori ospitati saranno pochi: così, semplicemente, come da titolo. Sic… et simpliciter. Per iniziare sono stati organizzati tre incontri nello studio degli artisti Paolo Assenza e Antonello Bulgini, e degli architetti Adriano Pingaro e Maria Farina.
Come molti sanno Antonello è venuto prematuramente a mancare il 23 giugno 2011. Abbiamo deciso di proseguire l’iniziativa nelle date che erano state stabilite, presentando al pubblico nel suo studio la terza serata, con il terzo artista Somyot Hananuntasuk, scelto peraltro da Antonello Bulgini. Legati da grande amicizia i due si sono frequentati a Monaco in Germania, dove emtrambi hanno vissuto e lavorato per diversi anni.
Somyot Hananuntasuk nasce nel 1949 a Bangkok, in Thailandia. Dal 1972 si divide tra Bangkok e Monaco in Germania. Dichiara di non essere interessato all’oggetto, nè a narrare storie politiche, sociali o religiose. La sua pittura è sopratutto creata da strati, stesure, strutture ed effetti di colore, dei quali e con i quali indaga possibilità emotive. Si dichiara ispirato dalla natura, dallo spazio che ci circonda, dall’”environnement”. Indaga l’esperienza sensibile per dare espressione ed emozione alla sua tela.