Il cibo ha un forte legame con l’arte. Molti artisti infatti hanno utilizzato il cibo come soggetto principale delle proprie opere. Dalle nature morte, passando per le grottesche figure de l’Arcimboldo fino a giungere alle buffe e gigantesche cibarie di Claes Oldenburg, le origini del rapporto tra il mondo del commestibile e la pratica artistica si perdono nella notte dei tempi.
Va inoltre citata l’Eat Art di Daniel Spoerri, tra i primi artisti ad implementare materia edibile all’interno dell’opera vera e propria. In questi ultimi tempi, il cibo è tornato alla ribalta all’interno della pratica scultorea. Tutto nasce da un particolare tipo di gelatina vale a dire il Jell-O, prelibato dessert prodotto dalla kraft foods e molto amato nei paesi anglosassoni. Le gelatine, che vengono utilizzate per i dolci, sono spesso commercializzate sotto forma di polvere o concentrato aromatizzato solido gelatinoso. Tale composto è altamente malleabile ed al tempo stesso mantiene la sua forma, praticamente un materiale ideale per scolpire. La moda è stata lanciata da due chef inglesi che rispondono ai nomi di Sam Bompas ed Harry Parr. I due hanno realizzato coloratissime sculture edibili, da intere città fino a giungere ad un improbabile ma divertentissimo ritratto del presidente Barack Obama. Dopo gli chef la curiosità si è trasferita direttamente al mondo delle arti visive con centinaia di artisti che ogni giorno si recano al supermercato per comprare pacchi su pacchi di Jell-O da trasformare in meravigliose sculture.
Ed alla fine anche la Kraft si è accorta di questo possibile “nuovo” uso di un prodotto storico consumato ogni anno da centinaia di migliaia di persone. La celebre multinazionale ha infatti in preparazione una Mold Competition, vero e proprio concorso artistico tutto dedicato alla scultura di gelatina. Insomma, stai a vedere che tra non molto tempo questa nuova tecnica si trasferirà anche dalle nostre parti ed i nostri artisti faranno incetta di questa colorata e tremolante sostanza.