La Street Art sta attraversando una decade d’oro. Mai come in questi ultimi tempi infatti moltissimi galleristi e direttori di musei si sono interessati a questo fenomeno creativo. Questo anche perché il mercato ha fiutato il sempre più crescente interesse dei giovani collezionisti. A volte però le grandi manifestazioni, vedi Art in The Streets organizzata dal volpone Jeffrey Deitch nel MOCA di Los Angeles, non riescono proprio come si aspettava, mandando in escandescenza le autorità cittadine (prese d’assalto da decine di street artists locali che hanno imbrattato mura e strade adiacenti al museo) e la critica (che si è scagliata contro l’artificiosità dell’intera manifestazione).
Va detto però che il pubblico è sempre accorso in massa ad eventi con Shepard Fairey, Ron English e compagnia cantante, riaffermando un legame con il tessuto urbano che da tempo mancava nel patinato mondo dell’arte contemporanea. Ultimamente anche lo scopritore di Banksy, il mitico patron Steve Lazarides, si era messo in testa di organizzare una gigantesca manifestazione legata alla Street Art ed ha quindi iniziato a lavorare al progetto sin dal 2010. Ma cosa si è inventato Lazarides? Una sorta di Street Art Festival da organizzare a Miami Beach in concomitanza con la prestigiosa fiera Art Basel e con Live Nation e Tribeca Film Festival. Una mostra fantasmagorica insomma, con eventi di street art, musica e cinema. Dopo aver pensato al progetto, il caleidoscopico “delaer della street art” ha iniziato a cercare una location degna di contenere la bellezza di 100.000 persone, successivamente identificata nella American Airlines Arena di Miami. Molte testate giornalistiche hanno però iniziato a scoraggiare Lazarides, con articoli del tipo: “Hey Lazarides, grazie per aver scoperto Banksy ma l’ultima cosa che vogliamo è un megafestivalone nei giorni di Art Basel”.
Alla fine il festival è saltato, anche a causa del mancato interesse da parte di altre istituzioni cittadine. Non è la prima volta che un’idea di Lazarides viene cancellata all’ultima ora. Nel 2008 infatti una sua proposta per una riffa d’arte in concomitanza con la Frieze Art Fair fu bloccata dalle autorità governative perché ritenuta illegale. Provaci ancora Laz!