Si è spenta ieri la grande scrittrice Agota Kristof, autrice del capolavoro della letteratura contemporanea intitolato Trilogia della città di K., serie di libri stampata in oltre 30 paesi. Nata il 30 ottobre del 1935 a Csikvand in Ungheria, un villaggio mancante di ogni minimo servizio inclusi telefono ed acqua, Agota Kristof è costretta a rifugiarsi nel 1956 a Neuchatel, in Svizzera, a causa dell’invasione della Russia in terra di Ungheria. Assieme al marito ed alla figlia la scrittrice si incammina di notte attraverso la foresta per dirigersi verso l’Austria dove in seguito salirà su un camion diretto a Neuchatel.
In Svizzera inizia a scrivere in lingua francofona ma non sarà mai padrona assoluta del francese per sua stessa ammissione ed anche quello parlato sarà sempre stentato e lento. Cercherà di non perdere il contatto con la sua lingua e con le sue origini ma per tutta la durata della sua vita vivrà l’esilio come una condizione pervasa da un dolore lacerante: “ Due di noi sono tornati in Ungheria nonostante la condanna alla prigione che li aspettava. Due altri, uomini giovani e celibi, sono andati più lontano, negli Stati Uniti, in Canada. Altri quattro, ancora più lontano, nel posto più lontano di tutti, oltre la grande frontiera. Queste quattro persone di mia conoscenza si sono uccise nei primi due anni del nostro esilio. Una con i sonniferi, una con il gas, le altre due impiccandosi. La più giovane aveva diciotto anni. Si chiamava Gisèle.”, così scriverà circa le condizioni degli apolidi ungheresi.
Dopo alcuni testi teatrali ed alcune altre pubblicazioni, il successo internazionale e tardivo arriva nel 1987 con la pubblicazione del primo libro della trilogia, intitolato Il Grande Quaderno. Il suo stile è spartano e secco, non senza una punta di Humor nero. Il Grande Quaderno è un libro che narra la storia di due gemelli sopraffatti dagli orrori e dalle crudeltà della guerra. Ma questa guerra assurda e iniqua è di fatto raccontata dai bambini attraverso un flusso onirico, simile a quello di una fiaba distorta che non risparmia al lettore i risvolti più brutali, i particolari più aberranti. La Trilogia della città di K. È il grande lascito che Agota Kristof ha fatto all’intera umanità, affinché gli orrori della guerra non si ripetano mai più.