Il MoMa di New York è senz’altro uno dei poli culturali più importanti di tutto il mondo ed al suo interno vengono sviluppate mostre ed altri eventi di alto livello. Ma come si sa, agli americani non piace prendersi troppo sul serio, ed allora può capitare che di quando in quando (soprattutto in estate) il prestigioso museo presenti un programma lontano dagli ingessati vernissage d’alto bordo.
Certo non è detto che eventi come quello attualmente in visione al MoMa siano il massimo in fatto di sperimentazione artistica ed anche se possono servire a muover un poco le acque, a tener in vita il museo anche durante la lunga stagione estiva ed a non perdere il contatto con il pubblico giovane, c’è il rischio di trasformare un’istituzione museale in una discoteca o peggio ancora in un centro vacanze dove operano animatori di infimo ordine. Le nostre accuse si riferiscono alla famigerata Singles Night, vale a dire notte dei singles, una performance artistica collettiva tenutasi lo scorso venerdì nell’atrio del museo. Alla serata hanno partecipato circa 40 singles che si sono cimentati in una sorta di happening in stile Allan Kaprow con l’obiettivo di trovare l’anima gemella. Tale assurdità è stata per così dire ravvivata dall’artista giapponese, di stanza a Brooklyn, Ei Arakawa che in parole povere è stato l’animatore della serata. Arakawa ha tentato di dividere i singles per quartieri di New York ma accortosi del basso numero di partecipanti ha invitato, senza riuscirvi, i circa 200 spettatori incuriositi dall’assurdo teatrino.
Tra musica da discoteca e urla festose, c’è stato anche il tempo per un concorso di ballo e la serata si è chiusa tra le risa. Ma in tutto ciò siamo sicuri di parlar ancora di arte contemporanea? Si, secondo Grand Openings, il gruppo di artisti che ha avuto il via libera dai vertici del MoMa per prendere d’assalto il museo dal 20 luglio al 1 agosto. Fino alla data di chiusura ci sarà quindi tempo per una Singles Night a tema per zombies (?) ed un matrimonio clebrato in piena regola. Ogni ulteriore commento ci sembra superfluo.