Anche se in questi giorni le notizie riguardanti Ai Weiwei sono soprattutto legate alla sua prigionia ed ai soprusi subiti dalle autorità cinesi, la scoperta di un importante documento ha spostato l’attenzione sul fenomeno dell’arte contemporanea made in China. Nel 1985 Weiwei scrisse un manifesto con punti ben delineati che in sostanza ha anticipato l’ondata delle nuove generazioni artistiche cinesi, anzi per meglio dire ha aperto la strada a tali nuove leve.
Il documento è stato pubblicato recentemente dal noto magazine artistico Artinfo. Vediamo quindi cosa c’è scritto in questo storico manifesto intitolato Chinese United Overseas Artists : “Siamo artisti cinesi. Abbiamo notato la grande influenza che l’arte classica cinese ha esercitato in tutto il mondo. Abbiamo anche preso coscienza del rapido sviluppo dell’arte moderna occidentale nello scorso secolo. Quello che ci sta a cuore è però l’attuale stato dell’arte cinese ed il suo futuro. Siamo molto felici dei cambiamenti verificatisi in Cina negli ultimi anni. Ma guardandoci indietro dobbiamo ammettere che l’arte cinese sta attraversando il più nero secolo di tutta la storia moderna. Gli intellettuali e gli artisti cinesi hanno la responsabilità di compiere ogni sforzo per proteggere il passato ed aiutare il popolo, trasformando tutto ciò in una società formata da spiriti liberi e creativi. Questo rappresenterà la vera “modernizzazione” della Cina. Osserveremo il concetto di arte moderna e studieremo i suoi trends per un nuovo inizio dell’arte cinese. La libertà è l’unica condizione per la creatività; solo attraverso la creatività potremo raggiungere la vera libertà. Lo spirito creativo onora la tradizione nel momento stesso in cui rompe i ponti con la tradizione. Solo prendendo continuamente le distanze dalla tradizione possiamo realmente coltivarla. Gli opposti si completano a vicenda, noi rispettiamo le differenze e promuoviamo il pluralismo. Questo è il nostro credo. Il mondo osserva attentamente il futuro dell’arte cinese!”
Questo manifesto è stato scritto a New York, dove Weiwei ha vissuto per circa 10 anni dagli anni ’80 ai ‘90. La sua presenza ha contribuito a far conoscere un circolo di artisti cinesi espatriati nella Grande Mela al vasto pubblico. Inutile dire che la rivoluzione creativa cinese è partita soprattutto da questo grande e coraggioso artista.