La mostra dello scultore originario di Selva di Valgardena Aron Demetz, dal titolo “Solide Fragilità”, inaugura venerdì 12 agosto a Lucca, presso Villa Bottini, alle ore 18:30. La mostra costituita da oltre 20 sculture, curata da Luca Beatrice e Alessandro Romanini è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lucca nell’ambito del ciclo di eventi espositivi Bottini Art Village dedicati all’arte contemporanea.
Il nucleo più consistente delle opere verrà ospitato nella splendida cornice di Villa Bottini e del suo parco, al Lu.C.C.A Center for contemporary Arts troverà spazio un’opera dedicata alla figura umana, mentre l’Ex Cavallerizza Reale ospiterà una scultura di grandi dimensioni. Aron Demetz classe 1972, erede della secolare tradizione della lavorazione del legno di Selva di Valgardena, sin dall’inizio della sua precoce carriera ha sperimentato le varie soluzioni formali e compositive della figura umana, conquistando un armonico equilibrio creativo fra tradizione e innovazione. Una figura umana, che denota la sua profonda conoscenza dell’anatomia e del repertorio tramandato dalla storia dell’arte, su cui l’artista innesta innovazioni di carattere iconografico, materico e variazioni tecniche e ha assunto nel corso del tempo valenze esistenziali e spirituali. Le sculture ospitate a Lucca denotano la centralità della figura e del legno nell’opera dell’artista, materia quest’ultima che assume forme e funzioni differenziate a seconda della lavorazione e degli interventi materici. Infatti tra le opere esposte troviamo una serie di sculture “bruciate”, nelle quali, l’intervento del fuoco, sapientemente dosato dall’artista, mira a raggiungere gli esiti essenziali della forma in una sorta di processo di depurazione materica e esistenziale. La componente legata alla filosofia della natura è centrale, come testimoniano numerose opere esposte; sculture in legno su cui Demetz interviene con strati di resina naturale, materia che la natura impiega per sanare le ferite che gli alberi subiscono. Allo stesso modo l’inserto sulle sculture di complessi micotici, funghi denominati Pholiota Denuntians – che in natura denunciano i sintomi di degrado e malessere degli arbusti – rappresentano una metafora di una condizione umana contemporanea connotata da fragilità e precarietà.
Poco dopo la fine dei corsi accademici condotti presso l’Accademia di Belle Arti di Norimberga a completamento del suo lungo percorso di studio iniziati alla Scuola Professionale per la scultura in legno, Demetz viene invitato a esporre in prestigiosi spazi pubblici e privati in Italia e all’estero. Già nel 2003 espone presso il Parlamento Europeo a Bruxelles e alla Promotrice delle Belle Arti di Torino. E’ il più giovane artista nella rassegna “La Ricerca dell’identità-Da Tiziano a De Chirico” curata nel 2004 da Vittorio Sgarbi, che curerà anche il compendioso catalogo edito da Electa nello stesso anno dedicato all’artista originario di Selva di Valgardena. Il Museo Archeologico di Milano, lo Shanghai Art Museum e altri spazi museali a Colonia, Taipei e Rotterdam sono alcuni degli spazi in cui ha esposto nel corso degli ultimi anni. Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni pubbliche e private tra cui si ricorda quella del Senato della Repubblica. Aron Demetz è stato uno dei principali protagonisti del Padiglione Italia della Biennale di Venezia edizione 2009.